Un attacco deciso quello del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, contro i tecnici del Comune che si sono occupati del crollo del soffitto dell’istituto Falcone Borsellino di Siracusa avvenuto nel mese di novembre. Per fortuna, non ci sono state conseguenze, perché il cedimento si è verificato in nottata quando non c’erano lezioni ma il capo dell’amministrazione assicura che era stati compiuti dei sopralluoghi prima dell’incidente.
“Il settore Edilizia del Comune – assicura il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – è andato per ben tre volte in quell’istituto per verificare la situazione, evidentemente quanto è stato fatto non è stato per nulla efficace. Ho ricevuto segnalazioni ed attacchi su questa vicenda ma, per quanto mi riguarda, ho fatto quanto era nelle mie prerogative: sollecitare l’Ufficio a svolgere gli accertamenti, di certo non spetta a me svolgere delle indagini tecniche”.
Di queste verifiche “inefficaci” come le ha definite il sindaco di Siracusa, ne aveva già parlato la segreteria provinciale della Cgil.
“E’ inaccettabile ciò che si è verificato a Cassibile – dicono Roberto Alosi e Paolo Italia, rispettivamente segretario provinciale della Cgil e della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza di Siracusa. Non possiamo attendere che i soffitti delle scuole crollino senza che vi siano degli accertamenti risolutivi che garantiscano la sicurezza di tutti gli edifici scolastici. Ancor più grave se questo avviene dopo le verifiche dell’amministrazione comunale che, in seguito alle segnalazioni del dirigente scolastico, ha effettuato interventi parziali e non risolutivi”.
Intanto, dal 7 gennaio torneranno a scuola, a meno di clamorosi colpi di scena, gli studenti degli istituti superiori. A Siracusa, al termine di un vertice tra il prefetto, Giusi Scaduto, ed i dirigenti dell’Ufficio scolastico provinciale, delle società di trasporto e dell’associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, è stato definito il piano operativo.
“Da giovedì 7 gennaio a venerdì 15 gennaio, in conformità alle direttive impartite con ordinanza del Ministro della Salute, rientrerà a scuola il 50% degli studenti delle superiori, mantenendo invariato l’attuale modulo organizzativo delle attività didattiche e del servizio trasportistico” ha assicurato il prefetto.
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