Il gip del tribunale di Siracusa ha disposto la scarcerazione di Salvatore Cirinnà, un giovane di Pachino condannato a 4 anni di carcere il 14 maggio scorso per una rapina ad un centro scommesse nel gennaio del 2019, commessa insieme ad un complice, Carmelo Cavarra, anche lui condannato alla stessa pena. Ne dà notizia il difensore dell’imputato, Paolo Caruso Verso, che, poco dopo la sentenza, ha presentato istanza per rimettere in libertà il suo assistito in quanto “le esigenze cautelari erano cessate”.

“L’aver definito il procedimento e la confessione resa hanno fatto, infatti, venir meno il pericolo di inquinamento delle prove mentre l’assenza del pericolo di reiterazione del reato si desumeva dalla condotta tenuta dal Cirinnà stesso nel periodo trascorso tra la commissione del reato ed il suo arresto, periodo nel quale il giovane non ha commesso alcun reato” spiega il difensore.

I due imputati  furono arrestati dagli agenti del commissariato di polizia di Pachino nell’ottobre del 2019 eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, Cavarra si sarebbe introdotto all’interno del locale armato di coltello e con il volto travisato dal cappuccio della giacca. Una volta preso il bottino, 600 euro, si sarebbe dileguato insieme al complice, rimasto fuori, fungendo da palo. Le indagini della polizia sono state arricchite dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno filmato i due presunti rapinatori. In particolare, gli indagati sarebbero stati ripresi prima della commissione della rapina a bordo di un’auto nella disponibilità del familiare di uno dei due giovani ma anche subito dopo l’assalto alla sala scommesse nel corso della loro fuga. Inoltre, le telecamere avrebbero ripreso i due mentre si cambiavano gli indumenti per evitare di essere individuati.

I due, assistiti dagli avvocati Paolo Caruso Verso ed Ornella Burgaretta,  hanno scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato: i difensori hanno chiesto che venissero riconosciute le attenuanti generiche per entrambi, incensurati, tenuto conto anche dell’ammissione delle responsabilità. Il gup del tribunale ha accolto le richieste del pm, Gaetano Bono, che aveva chiesto 4 anni di pena per ciascuno dei due. Gli avvocati Ornella Burgaretta e Paolo Caruso Verso, hanno preannunciato ricorso in Appello.

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