Il successo alle elezioni del Libero consorzio di Siracusa ha risaldato l’asse tra il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ed il deputato regionale di Grande Sicilia-Mpa, Peppe Carta, su cui si regge l’amministrazione di Siracusa. Sarebbe, però, arrivato il tempo del turnover nella giunta ed a spingere in questa direzione sarebbero i fedelissimi del sindaco, quelli che hanno “tirato” le due liste di Italia alle elezioni del 2023.
La sostituzione in Grande Sicilia-Mpa
In realtà, il pressing risale allo scorso anno ma 12 mesi fa non se ne fece nulla, tranne per l’ingresso nella squadra del primo cittadino di due esponenti legati al “vecchio” Mpa: Salvo Cavarra e Marco Zappulla ma, secondo alcune fonti politiche, uno dei due dovrebbe, a breve, far posto ad un altro, e radio Vermexio indica Cavarra come l’assessore più esposto al “sacrificio”.
Gli “italiani”
Sul fronte del sindaco, invece, chi è tra i favoriti ad approdare in amministrazione è Sergio Imbrò, peraltro ex assessore della giunta Italia nel primo mandato, che attende ormai da un anno la chiamata, come, del resto l’aspetta Alessandro Spadaro, coordinatore provinciale di Sud chiama Nord, vicino al vicesindaco, Edy Bandiera, ma le quotazioni dell’imprenditore ed ex assessore all’Ambiente sarebbero in ribasso.
La componente di Zappalà
Un altro ingresso di cui si discute sarebbe quello della componente politica riconducibile a Franco Zappalà, eletto nella lista Fuori sistema del renziano ed ex sindaco, Giancarlo Garozzo. Da quanto si apprende da fonti politiche non dovrebbe essere Zappalà ad entrare in giunta ma un suo esponente, forse una donna. Va detto che la lista Fuori sistema ha perso già due consiglieri, prima Cosimo Burti e poi Barbara Barbone, entrambi transitati in Forza Italia, che ha candidato lo stesso Burti al Libero consorzio, diventando uno dei 12 consiglieri provinciali.
Il caso Augusta
Infine, e non per ordine di importanza, c’è il caso Augusta, esploso perché non ha rappresentanza nella ex Provincia ed uno dei candidati della lista di Giansiracusa, il consigliere Marco Niciforo, legato al parlamentare regionale, Carlo Auteri, è rimasto fuori, primo dei non eletti. Il pressing di Auteri verso gli alleati, in particolare nei confronti del parlamentare Peppe Carta, si sarebbe tradotto in una ipotesi di cui si sta discutendo: dimissioni di un consigliere provinciale per far posto a Niciforo, primo dei non eletti.
In questo disegno, ad uscire dovrebbe essere Conci Carbone che sarebbe, però, “ripescata” da Italia nella sua giunta. E pensare che un anno fa, il sindaco di Siracusa e Carlo Auteri polemizzarono in modo feroce a proposito degli spettacoli musicali al Teatro greco che, nella tesi di Italia, furono ridimensionati la stagione scorsa per favorire Catania.
Le deleghe al Libero consorzio
In effetti, il neo presidente del Libero consorzio, Michelangelo Giansiracusa, non ha ancora assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali: un aspetto che testimonierebbe come il caso Augusta è in cima all’agenda politica della coalizione a lui legata.
Chi uscirà?
Ma chi sarebbero i sacrificati? Tra i nomi in lizza ci sono i soliti: Fabio Granata e Peppe Gibilisco, in virtù del fatto che non hanno rappresentanza in Consiglio comunale e poi gli assessori vicini a Italia: Teresella Celesti e Salvatore Consiglio.
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