Un imprenditore di Noto è rimasto vittima di una truffa on line organizzata da una coppia residente a Reggio Calabria, S.R., 53 anni, e L.A., 45 anni, quest’ultima originaria del Cile, da cui aveva avrebbe voluto acquistare un mini escavatore al prezzo di 7 mila e 900 euro. Avrebbe visto l’annuncio su un sito internet e dopo aver visto il prezzo gli sarebbe  sembrato un affare da non perdere.  Si sarebbe messo in contatto con gli indagati, denunciati per truffa in concorso, e sarebbe iniziata la contrattazione attraverso uno scambio di messaggi sul WhatsApp.

L’imprenditore, secondo la ricostruzione della polizia di Noto, avrebbe trattato con l’uomo,  che gli avrebbe chiesto di versare un anticipo di 2300 euro sul conto intestato alla donna. Quella caparra, però, non sarebbe sembrata sufficiente al venditore che sarebbe tornato alla carica con la vittima, da cui avrebbe preteso dell’altro denaro, 1500 euro. L’imprenditore avrebbe iniziato ad avere dei sospetti sul conto di quell’uomo e così avrebbe chiarito che avrebbe voluto la merce richiesta o la restituzione dei soldi versati.

A quel punto,  il truffatore, intuendo di essere stato scoperto, sarebbe sparito, infatti, dal racconto fornito dal commissariato di di Noto, al comando del dirigente Paolo Arena, il cinquantatreenne si sarebbe reso irreperibile. L’imprenditore si è recato negli uffici della polizia per denunciare il raggiro: le forze dell’ordine si sono messe al lavoro e grazie alle tracce sul cellulare della vittima sarebbero riuscite a risalire all’indagato ma a facilitare il compito sarebbe stato i versamenti di denaro effettuati sul conto della donna.

Nelle scorse ore, dopo aver compreso dove risiedessero i due calabresi, gli agenti hanno bussato alla loro porta di casa, notificandogli le denunce.

 

 

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