- La deputata Ars di Forza Italia Ternullo chiede pene severe per i piromani
- Domenica sopralluogo del Cai sui luoghi devastati dagli incendi
- Sono oltre 70 mila gli ettari di vegetazione polverizzati
“È opportuno concentrarsi su pochi punti ma concreti: pene più severe per i piromani, con reclusioni fino a 10 anni”. Lo afferma la parlamentare regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, a due giorni dalle ispezioni del Club alpino italiano (Cai), nei 10 luoghi devastati dagli incendi, tra cui le aree dei Nebrodi, dell’Etna, delle Madonie e degli Iblei. Sono circa 70 mila ettari le superfici che sono state polverizzate dalla violenza dei roghi, scatenati dagli attentatori.
Usare l’Esercito
“L’impiego dell’esercito nei mesi estivi – spiega la parlamentare regionale di Forza Italia – a supporto di nuove unità del corpo forestale, formate adeguatamente, anche nella sensibilizzazione di volontari. Finanziamenti per i Comuni montani, sia per i danni subiti che per misure preventive. Favorire la concessione dei pascoli a rischio incendi, delegando il controllo alle forze dell’ordine. Incentivare le pratiche di riqualificazione dei campi coltivati e dei pascoli, per ridurne l’infiammabilità e renderli più sicuri”.
Piano per il 2022
Secondo la deputata regionale di Forza Italia, per la prossima estate serve fin da subito un piano al fine di evitare un altro disastro.
“Non possiamo continuare a essere in balia di criminali – dice Daniela Ternullo. Con interventi mirati ma strategici, possiamo debellare la piaga degli incendi dolosi ai primi accenni d’estate. Occorre però una sinergia istituzionale. È opportuno creare un tavolo tecnico che coinvolga anche le associazioni e gli stakeholder”.
Usare il Pnrr
“È necessario predisporre un Piano straordinario degli interventi di ripristino, indispensabile – conclude la parlamentare regionale di Forza Italia – per individuare le aree di particolare valore ambientale, paesaggistico o a rischio dissesto idrogeologico, per intervenire con urgenza, anche con procedure emergenziali, da sostenere con le risorse del PNRR, così come riportato nel documento unitario del CAI Sicilia a firma del suo presidente Francesco Lo Cascio”.
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