Il giudice del Tribunale di Siracusa, al termine del rito per direttissima, ha rimesso in libertà i due uomini, Andrea Petralito, 32 anni, e Corrado Di Mauro, 50 anni, arrestati dagli agenti della Squadra mobile perché accusati di aver tentato di appiccare un incendio ad un chiosco a Cassibile.

Erano ai domiciliari

I due indagati, che si trovavano ai domiciliari, hanno rimediato delle misure cautelari più blande, l’obbligo di firma, contestualmente è stata già fissata l’udienza per il procedimento giudiziario che avrà inizio il 16 febbraio prossimo.

La ricostruzione della polizia

Secondo quanto riferito dalla Questura di Siracusa, il 32enne è stato individuato in via San Lio, a Cassibile, mentre era in possesso di una bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile e di arnesi atti allo scasso. Non appena ha visto gli agenti della Squadra mobile avrebbe provato a scappare ma senza successo.

Poco dopo, stando alla tesi della polizia, è arrivata in quella stessa zona una macchina al cui volante c’era il 50enne: sottoposto al controllo, è emerso che aveva con se un bidone contenente liquido infiammabile.

Non si ferma la striscia di intimidazioni

La striscia di intimidazioni sembra non arrestarsi a Siracusa. Proprio ieri sera un ordigno è esploso nell’androne di un condominio in via Pietro Novelli, a Siracusa. La deflagrazione è avvenuta intorno alle 21,45  e si sono vissuti momenti di paura tra i residenti dello stabile, molti dei quali sono scesi in strada temendo per la propria incolumità.

Secondo le prime informazioni non ci sarebbero feriti, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e gli agenti di polizia che hanno messo in sicurezza l’area, transennata con i nastri. Tanti i danni sia all’interno della palazzina che fuori e la conta è tutt’ora in corso. I pompieri stanno compiendo gli accertamenti nell’androne per verificarne la tenuta statica. Frattanto, sono gli agenti di polizia hanno avviato le indagini per risalire agli autori dell’attentato, le cui cause sono tutte da scoprire.