E’ di sette persone arrestate, tra cui dei minorenni, il bilancio di un’operazione portata a termine dai carabinieri a Priolo, nel Siracusano.
Cosa è accaduto
Secondo le prime informazioni, si tratta di un’indagine legata ad un traffico di armi ma gli inquirenti sono al lavoro per verificare se vi siano dei collegamenti con un incendio, scoppiato domenica notte contro un furgone usato come una paninoteca nell’area di piazza Di Mauro.
L’allarme dei residenti
A quanto pare, ci sarebbero stati anche degli spari che hanno allarmato i residenti, i primi a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine che non hanno fornito alcuna indicazione sulle indagini ma questo ormai si tratta di una prassi.
Si continua a sparare nel Siracusano
La catena di agguati nel Siracusano che imperversa da mesi, culminati con ben 4 omicidi, continua a preoccupare e la settimana scorsa il vescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, ha lanciato un appello. “In questi giorni gravi fatti di sangue ‒ ancora una volta – hanno seminato paura e incertezza. Non è accettabile ferire o procurare la morte degli altri” ha detto il pastore dell’arcidiocesi di Siracusa, al termine della processione del Corpus Domini, alludendo a due recenti delitti, il primo accaduto a Siracusa in via Elorina, con l’uccisione a colpi d’arma da fuoco di un ufficiale della Capitaneria di Porto, i cui funerali si sono celebrati ieri pomeriggio, il secondo ad Avola, con la morte di un 48enne, dal passato turbolento con alle spalle varie inchieste per droga ed estorsioni, per mano di due uomini, padre e figlio.
Gli omicidi per futili motivi
Il vescovo di Siracusa, evidentemente preoccupato per questa striscia di violenza, rimarca come in questa catena di delitti vi siano motivazioni molto futili, il che rende il fenomeno ancora più drammatico. “Siamo vicini ai familiari che piangono per la morte dei propri congiunti la cui vita viene spezzata per futili motivi. Gesù ci indica la via del rispetto e dell’accoglienza, della mitezza e della carità, rigettando ogni forma di violenza e offesa verso l’altro”.
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