Nonostante il maltempo, in tanti si sono riversati nella chiesa Madre di Pachino per la celebrazione dei funerali di Nino Malandrino, il giovane portiere del Rosolini, originario di Pachino, vittima del tragico incidente stradale avvenuto sabato notte intorno alle 3 sulla Provinciale 26.

Molti sono stati costretti a starsene fuori, al freddo, ma hanno atteso l’uscita del feretro, salutato da un lungo e mesto applauso ma anche dal lancio di palloncini bianchi.  Sono stati appesi degli striscioni con l’immagine sorridente del portiere, piuttosto conosciuto nel suo paese  per la sua gesta sportive.

Tanti allenatori che lo hanno avuto nelle formazioni giovanili hanno sostenuto come la carriera di Nino sarebbe stata costellata dai successi sia per le sue doti atletiche sia umane. Il sacerdote, nel corso della sua omelia, ha provato a dare conforto alla famiglia, devastata da una tragedia che si porterà dietro per tutta la vita. Tante le lacrime versate nel corso della cerimonia funebre, scandita dai singhiozzi dei parenti  e degli amici. In pochi, sono riusciti a contenere l’emozione, tra cui i compagni di squadra del Rosolini, distrutti dalla scomparsa del loro portiere.

Prosegue l’inchiesta della Procura, che indaga per omicidio stradale: il mezzo è stato posto sotto sequestro e nelle prossime ore saranno svelati i risultati degli esami sul conducente della macchina al fine di verificare se, in quella drammatica notte, avesse bevuto alcool e assunto droghe.

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