E’ stata archiviata dal gip di Siracusa la posizione di due agenti della Polizia municipale coinvolti nell’inchiesta della Procura sulla morte di un sedicenne siracusano, Renzo Formosa, deceduto il 21 aprile del 2017 a seguito di un incidente stradale tra il suo scooter ed una macchina.
Il conducente dell’auto, Santo Salerno, 24 anni, è stato recentemente rinviato a giudizio per omicidio stradale. Nell’inchiesta della Procura di Siracusa, finirono pure i due vigili urbani, colleghi del padre del ventiquattrenne, che si occuparono delle indagini sullo scontro in cui morì il sedicenne, sbalzato dalla sella del suo scooter dopo lo scontro con quell’auto. La famiglia ha sempre sostenuto che gli agenti, indagati per abuso di ufficio ed omissione di atti d‘ufficio, avrebbero avuto un comportamento omissivo per favorire il figlio del loro collega. Una tesi rigettata dalla difesa degli indagati, sostanzialmente accolta dal sostituto Tommaso Pagano che, nei mesi scorsi, ha avanzato una richiesta di archiviazione al gip, accolta nelle scorse ore dal gip.
In riferimento ai test sulla presenza di alcool o di droga nel sangue, che non sarebbero stati eseguiti sul conducente, il magistrato ha affermato, nella richiesta di archiviazione, che “tale obbligo non esiste”. Inoltre, “l’analisi della norma, pur non priva di profili di ambiguità, lascia intendere che la decisione di sottoporre soggetti coinvolti in incidenti automobilistici da parte della Polizia intervenuta costituisca una facoltà e non un obbligo”.
Della vicenda si è occupata la trasmissione di Italia Uno Le Iene che ha prodotto alcuni video sulla ricostruzione di quelle ore drammatiche.
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