la testimonianza di giovanni di lorenzo

Intimidazione a collaboratore sindaco, “se pensano di fermarmi sbagliano”

“Se con questo gesto qualcuno pensa di intimidirmi o di mettermi paura evidentemente mi conosce poco”.  Lo afferma a BlogSicilia Giovanni Di Lorenzo, delegato del quartiere Neapolis di Siracusa e stretto collaboratore del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, vittima di un avvertimento, culminato con l’esplosione di alcuni colpi di fucile contro la sua macchina, parcheggiata nell’area interna del cimitero di Siracusa.

Il ruolo di Di Lorenzo

Di Lorenzo è stato incaricato dal sindaco, nei mesi scorsi, di seguire la gestione del camposanto e nel marzo scorso ha annunciato l’accensione di un mutuo, pari a 400 mila euro, per il rifacimento delle rete idrica e fognaria del cimitero. “Non ho alcuna intenzione di fermarmi – dice a BlogSicilia, Giovanni Di Lorenzo – per cui vado avanti per la mia strada senza alcun timore, anzi questo episodio rafforzerà la mia determinazione”.

La solidarietà del sindaco

“Vicinanza e sostegno a Giovanni di Lorenzo e ferma condanna di ogni vile atto di intimidazione, nella piena convinzione che l’autore del gesto verrà individuato dagli inquirenti e assicurato alla giustizia”  ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commentando l’avvertimento al delegato del quartiere Neapolis.

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Il messaggio di Forza Italia

Solidarietà anche da parte di Bruno Alicata e Gianmarco Vaccarisi, rispettivamente commissario provinciale e cittadino di Forza Italia.

“Forza Italia Siracusa esprime sentita solidarietà a Giovanni Di Lorenzo per l’inqualificabile e violento gesto subito nel corso dell’odierna mattinata, su cui certamente Forze dell’Ordine e Magistratura sapranno presto dare risposte adeguate, in linea con le aspettative di sana civiltà che la collettività persegue” dicono i due esponenti azzurri.

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Le indagini della polizia

Le indagini sono condotte dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al comando del dirigente Gabriele Presti, e sono in corso le ricerche per provare ad identificare l’autore dell’intimidazione. Gli inquirenti stanno verificando se ci sono testimoni, d’altra parte un uomo con un fucile da caccia non è che passa inosservato. Ma sulle ragioni che hanno spinto qualcuno a lanciare quel messaggio non ci sono ancora certezze, di certo al setaccio c’è l’attività amministrativa del delegato di quartiere.

La testimonianza in Questura

Inoltre, la polizia intende accertare se nella zona ci sono telecamere di sicurezza che possano aver ripreso l’azione dell’autore dell’avvertimento. Nel corso del pomeriggio, poco dopo l’esplosione dei colpi di fucile, il delegato del quartiere Neapolis, si è recato nel palazzo della Questura di Siracusa in viale Scala Greca per sporgere denuncia e dare delle indicazioni agli inquirenti.

 

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