Ci sono sospetti di infiltrazioni mafiose nel Comune di Francofonte, nella zona nord del Siracusano, e così dal ministero dell’Interno è partito il via libera per istituire una Commissione prefettizia.

Le verifiche

Il compito sarà quello di verificare se davvero le organizzazioni criminali condizionano l’attività dell’amministrazione comunale, alla cui guida c’è Daniele Lentini, candidatosi nel 2022 alle Regionali con l’Udc,  salvo poi passare a Noi Moderati e di recente avvicinatosi a Fratelli d’Italia.

Il fatto

Secondo quanto emerge da alcune indiscrezioni, l’input nasce dai legami tra un esponente della stessa amministrazione ed una società, riconducibile alla sua famiglia, e da qui i sospetti di legami con Cosa nostra. Si tratta solo di ipotesi che saranno al vaglio della Commissione prefettizia, che, al termine della sua istruttoria, consegnerà la relazione al ministro dell’Interno, il quale deciderà se sciogliere o meno il Comune per infiltrazione mafiose.

I 2 Comuni sciolti per mafia nel Siracusano

Per il momento, solo due Comuni del Siracusano sono stati sciolti per mafia: il primo è stato Augusta nel 2013, il secondo Pachino, nel febbraio del 2019, quando alla guida c’era il sindaco del Pd, Roberto Bruno, che ha sempre contestato la decisione assunta dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

La commissione ad Avola nel 2019

La Commissione prefettizia si insediò anche ad Avola nel maggio del 2019 ed in quel periodo il sindaco era Luca Cannata, attuale deputato nazionale di Fratelli d’Italia ma al termine degli accertamenti non furono trovate prove di condizionamento mafioso dell’amministrazione comunale.

Il clan Nardo

Sotto l’aspetto della criminalità organizzata, sulla scorta delle relazioni della Dda di Catania, l’area Nord del Siracusano, comprendente Francofonte, Lentini e Carlentini, è territorio del clan di Nello Nardo, il boss di Lentini, legato da un patto di storica alleanza con la cosca Santapaola di Catania.