Nell’inchiesta sulla mafia in Ortigia non emerge solo il controllo di alcune attività turistiche o le violenze per imporre la propria egemonia, ma anche il cosiddetto mondo di mezzo come in Mafia capitale.

Il Mondo di mezzo

In questa zona grigia composta da colletti bianchi, tra cui medici in servizio in una clinica privata o addirittura dirigenti dell’Asp, compaiono anche degli agenti della Polizia municipale di Siracusa che, secondo quanto scoperto dai carabinieri e dalla Guardia di finanza di Siracusa, sarebbero stati al servizio del gruppo, al cui comando ci sarebbe stato Orazio Scarso, 55 anni, indicato dalla Dda di Catania come una figura storica della malavita siracusana, ex affiliato del clan Bottaro-Attanasio che, dopo la scarcerazione, avrebbe deciso di crearsi un clan tutto suo, in Ortigia.

I rapporti con i due agenti

Un’altra figura chiave del gruppo criminale sarebbe stato Claudio Guzzardi, anche lui come Scarso, Christian Fontana ed Andrea Speranza destinatari delle misure cautelari, che, stando all’inchiesta dei magistrati della Procura distrettuale, avrebbe avuto dei rapporti diretti con due agenti della Polizia municipale. Tra gli  aspetti più inquietanti di questo legame, ci sarebbe la diffusione di informazioni investigative, che i due tutori dell’ordine avrebbero fornito alla gang in merito ai dei controlli da parte dei carabinieri sugli ape calessini, uno dei servizi più cari agli indagati.

La soffiata sui controlli dei carabinieri agli ape calessini

In particolare, i due agenti infedeli avrebbero svelato un blitz programmato il 30 agosto del 2021 ed in quell’occasione Guzzardi avrebbe fatto spostare il suo mezzo per poi farlo rientrare a verifiche ultimate. I carabinieri della stazione di Ortigia e del comando provinciale sono poi venuti a conoscenza della soffiata grazie ad un’intercettazione: “I confidenti l’avemo boni”.

L’accesso alla Motorizzazione e le intercettazioni

Avrebbero fatto dell’altro i due agenti della Polizia municipale, finiti nel registro degli indagati, tra cui dare informazioni su mezzi e sui dati anagrafici degli intestatari, entrando sui terminali della Motorizzazione civile.

Guzzardi: Dimmi urgentemente a chi e intestata

Agente di polizia: Tra 15 minuti arrivo al comando e faccio il controllo

Di conversioni e richieste di accesso su dati sensibili ce ne sono delle altre a testimonianza di come questi agenti facessero gli interessi del gruppo di Ortigia.

Agente.. .è caduta la linea. Stavo dicendo, fuori sono stato, sono rientrato
apposta perché sono con.. .va be’ comunque.. .in ogni caso, sono fuori. Un attimino che.. .questo abita in ….

L’incidente stradale

Nell’inchiesta fioccano altri episodi, come quello dell’incidente stradale in cui sarebbe rimasto coinvolto Guzzardi, il quale, avrebbe contattato uno degli agenti in modo da evitare delle responsabilità nel sinistro. Ed in effetti, secondo quanto prospettato dalle indagini, il vigile urbano sarebbe riuscito a fare avere al suo amico un indennizzo di oltre 5 mila euro.

L’arrivo dell’assessore

Un altro episodio coinvolge una vigilessa in occasione di un controllo ad uno dei chioschi legato al gruppo di Ortigia a cui avrebbe preso parte nel dicembre del 2021 un assessore di Siracusa, appena insediatosi, che avrebbe deciso di compiere dei controlli per verificare se le attività di Piazza Pancali fossero regolari.

L’assessore in questione, dalle indicazioni degli inquirenti, sarebbe Dario Tota, che si sarebbe presentato insieme ai vigili urbani ma, poco dopo, Guzzardi sarebbe venuto a conoscenza del blitz. E così, stando all’indagine dei carabinieri e della Guardia di finanza, avrebbe avuto una interlocuzione al telefono con una vigilessa per chiedere spiegazioni.

Vigilessa:  “No gioia, stiamo portando le altre macchine. Abbiamo l’assessore qua e.. .non dipende da noi…”

Guzzardi:  Ma all’assessore gli devi dire che viene tutti i giorni e si sta là tutti i 5riorni perché se vengo lo prendo a pedate nel….

Vigilessa: Ma questo glielo devi dire tu, io non glielo posso dire.