- L’ex assessore regionale Bruno Marziano favorevole alla frantumazione della SuperCamera
- Secondo Marziano, le quote per la vendita dell’aeroporto devono essere frazionate
- In questo modo, Siracusa e Ragusa avrebbero i propri soldi da gestire
“Dalla vendita delle quote dell’aeroporto di Catania, Siracusa, attraverso la sua Camera di Commercio, deve avere la sua parte, non sarà così se, invece, resisterà la SuperCamera con Catania, Siracusa e Ragusa”.
Lo dice a BlogSicilia Bruno Marziano, ex assessore regionale, esponente del Partito democratico, che sposa in pieno l’emendamento voluto dalla parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo (sostenuto da Lega Sicilia e M5S), che prevede la separazione delle Camere di Commercio di Siracusa e Ragusa dalla SuperCamera, in cui la parte del leone la fa Catania.
Frazionare le quote della Sac
L’esponente del Pd di Siracusa mette in chiaro, qualora il concetto fosse ancora poco chiaro, che la partita sulle Camere di Commercio, è assolutamente legata alla privatizzazione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, la cui società di gestione, la Sac, ha già scelto un advisor per la vendita del pacchetto azionario.
La vendita senza l’emendamento
Se, ad esempio, la vendita fosse domani, ecco come sarebbero ripartite le quote tra i soci della Sac: la Supercamera, che ha il 61,22% delle azioni, ed a seguire, tutte con il 12,24% la Città metropolitana di Catania, rappresentata dal sindaco Salvo Pogliese, l’Irsap di Palermo, il Libero consorzio di Siracusa ed il Comune di Catania.
Dunque, nella tesi di Marziano e della Prestigiacomo, la quota del 61,22% per cento andrebbe nella cassa della SuperCamera, le cui chiavi sono in mano a Pietro Agen, il presidente.
La vendita con l’emendamento
“Con le Camere di commercio sganciate, il denaro proveniente dalla cessione delle quote della Sac, sarebbe nella sua totale disponibilità, di Siracusa, che potrà gestirlo per conto proprio. La stessa cosa vale per Ragusa, francamente non capisco perché Catania debba avere il controllo esclusivo” aggiunge Marziano a BlogSicilia
“Non essere servi dei catanesi”
L’ex assessore regionale, Bruno Marziano, ritiene che l’emendamento rappresenti uno vero spartiacque. “Oggi, chi non sta dalla parte dell’emendamento è un nemico della provincia ed un servo della politica catanese. E quando parlo di politica catanese, mi riferiscono anche a quelli del Pd. Dobbiamo fare una difesa degli interessi della nostra provincia”.
“Una vittoria della politica siracusana”
“Occorre portare avanti l’emendamento – dice Marziano a BlogSicilia – della Prestigiacomo, a cui si sono accodati gli altri, tra cui Minardo della Lega ed il M5S, e soprattutto attuarlo. E’ meglio avere una Camera di Commercio in cui tutti i soci hanno lo stesso potere, piuttosto che una in cui a comandare è una ed a gli altri non resta che obbedire, come è attualmente”.
“Si tratta di una vittoria politica della provincia di Siracusa, adesso – Marziano a BlogSicilia – bisogna gestirla all’Assemblea regionale e fare in modo che vadano insieme Siracusa, Ragusa e Caltanissetta o Siracusa e Ragusa da sole. Qualunque soluzione è meglio di quell’annessione brutale che abbiamo subito”.
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