I carabinieri di Siracusa hanno scovato 16 dipendenti che lavoravano in nero in sei aziende del settore della ristorazione, dell’edilizia e dell’agricoltura. Le ditte sono state sospese ma uno degli impiegati è stato denunciato perché, al termine dei controlli, si è scoperto che percepiva il reddito di cittadinanza. Durante il controllo in un bar, i carabinieri hanno notato che il laboratorio per la pasticceria era in pessime condizioni igieniche, inoltre gli alimenti

“Nei confronti di 8 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia – dicono i carabinieri – in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, conseguenti al non aver dotato i propri dipendenti di cinture di sicurezza nelle lavorazioni con pericolo di caduta dall’alto, a varie irregolarità inerenti i ponteggi, installati senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Si è inoltre verificato che 7 delle aziende ispezionate non rispettavano le misure anti Covid19 alle stesse sono state pertanto contestate numerose violazioni sia penali sia amministrative per aver omesso di fornire  ai dipendenti mascherine e guanti”.

Per tutte tali le aziende è stata richiesta al Prefetto di Siracusa l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività. Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 121.800,00 euro e le ammende contestate ammontato a oltre 45.000 euro.

“Siamo sgomenti e fortemente rammaricati per quanto scoperto oggi dai carabinieri di Siracusa, a cui va il nostro plauso per aver scovato sedici dipendenti che lavoravano in nero, in sei aziende del settore dell’edilizia, della ristorazione e dell’agricoltura, che sono state sospese”.
Lo hanno detto i dirigenti della Filca Ragusa Siracusa, Gaetano La Braca e, Luca Gintili, che hanno aggiunto: “Siamo fortemente preoccupati perché temiamo che questo episodio sia un
piccolo granello di un arenile di lavoro nero o per lo più di lavoro grigio, a metà tra la l’illegalità e il rispetto dei contratti e della dignità del lavoro”.