Derby tirato quello del De Simone, alta la posta in palio: il Messina per uscire dalle sabbie mobili, il Siracusa per continuare a sognare i playoff.
E’ la squadra di Sottil a imprimere il ritmo alla partita: il primo tempo, infatti, è tutto di marca aretusa. Quasi inevitabile che a passare in vantaggio siano proprio i padroni di casa, con un colpo di test del solito Emanuele Catania.
Il De Simone impazzisce e a Siracusa si torna a respirare aria di grande calcio, come non succedeva da diversi anni. Il Messina è stordito e gli aretusei capiscono che possono fare male ai giallorossi, anche perché Emanuele Catania non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Prima dell’intervallo l’attaccante colpisce ancora: cambia solo il lato del campo da cui parte il cross, per il resto l’azione è molto simile a quella del primo gol. Traversone e colpo di testa perfetto del numero 10 azzurro che confeziona il 2 a 0.
Nella ripresa il Siracusa riesce ad addormentare la partita e a controllare le fiammate, a dir il vero poche, della squadra di Lucarelli. Anzi ad avere le occasioni più pericolose del secondo tempo sono proprio gli aretusei.
Finisce 2 a 0: per il Siracusa, che raggiunge quota 27, un notevole passo avanti nella corsa playoff. Il Messina, invece, rimane in piena bagarre salvezza.
Vittoria esterna più che preziosa, invece, per l’Akragas che si impone sul campo della Vibonese in uno scontro salvezza certamente non decisivo, ma molto importante. A decidere la partita un gol di Cochis dopo appena 7 minuti di gioco.
Nella ripresa gli agrigentini stringono i denti, soprattutto dopo l’espulsione di Riggio. Alla fine i biancoazzurri riescono a portare a casa il successo e tre punti che permettono di respirare e lasciare le zone più calde della classifica.
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