E’ diventato un tema caldissimo il caso dell’impianto di Trattamento meccanico e biologico che dovrebbe sorgere su uno dei terreni di un parente del sindaco di Melilli nonché deputato regionale del Mpa-Grande Sicilia.

Il nipote

Sembra che non sia il cugino di Giuseppe Carta, come in un primo momento si era detto, ma del nipote: emergerebbe tra le righe di un documento, inoltre l’acquisto dell’appezzamento risalirebbe al novembre del 2024 mentre il progetto preliminare e di fattibilità dell’impianto di 230 tonnellate al giorno finanziato con i fondi europei per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 venne approvato nell’aprile dello scorso anno dalla giunta comunale.

Non ci sono espropri

Va, però, precisato che allo stato sui terreni, tra cui quello del fratello dell’assessore Mirko Caruso, non è stata eseguita alcuna procedura di esproprio ma il Comune di Melilli, in modo preventivo, avrebbe stanziato 765 mila euro per l’acquisizione delle aree.

Bonomo, “no ai conflitti di interesse”

C’è anche una questione politica, sollevata dal dirigente regionale del Pd, Mario Bonomo, per cui è necessario impedire anche ai sindaci di Comuni sotto una popolazione di 20 mila abitanti di ricoprire l’incarico di deputato regionale.

“È necessario ribadire con forza un principio fondamentale di correttezza istituzionale. Secondo l’articolo 65 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), la carica di consigliere regionale è dichiarata incompatibile con quella di sindaco, presidente della provincia, assessore o consigliere comunale. Questa norma è chiara: serve ad evitare conflitti di interessi, a garantire il buon andamento delle istituzioni e a tutelare l’imparzialità. In tutte le regioni italiane a statuto ordinario tale principio è rispettato”.

L’anomalia di Melilli

A supporto della sua tesi, Bonomo, che è stato deputato regionale nel Pd e competitor di Carta alle Regionali del 2022 sotto le insegne del Mpa, cita la spinosa vicenda dell’impianto di Tbm.  “In Sicilia, invece, per effetto della disciplina speciale, continua – dice Bonomo – a essere possibile che un deputato regionale ricopra contemporaneamente anche il ruolo di sindaco di un comune. La vicenda che riguarda il comune di Melilli, al centro in questi giorni di gravi accuse e sospetti, dimostra quanto questa anomalia possa divenire esplosiva”.

“La concentrazione di incarichi e potere nelle mani di una sola persona non solo genera confusione istituzionale, ma rischia anche di alimentare episodi che minano la credibilità delle istituzioni stesse. Chiediamo che anche in Sicilia venga finalmente applicato in pieno il principio dell’art. 65 TUEL: chi rappresenta i cittadini in Assemblea regionale non può, nello stesso tempo, essere sindaco di un comune della stessa Regione” chiosa il dirigente regionale del Pd.

L’interrogazione di La Vardera

Sul caso Melilli, è stata presentata un’interrogazione parlamentare dal deputato regionale di Controcorrente, Ismaele La Vardera. ““La vicenda solleva evidenti profili di opportunità e potenziali conflitti di interesse – scrive La Vardera -, alla luce della contemporanea presenza di rapporti di parentela tra amministratori comunali e soggetti titolari delle aree individuate”, per questo “appare necessario chiarire le modalità con cui sono stati individuati i terreni destinati al progetto e verificare la regolarità della procedura adottata”.