Un giovane di 28 anni, originario della Colombia, è stato allontanato dalla polizia dalla sua casa familiare, in viale Teocrito, nella zona centrale di Siracusa dopo una lite furiosa con la compagna. Il ventottenne, secondo quanto emerso dalla ricostruzione degli agenti, avrebbe danneggiato l’abitazione e temendo per la sua incolumità la donna ha chiesto l’aiuto dei soccorsi. I vicini, inoltre, si sarebbero allarmati per quelle urla e così gli agenti delle Volanti, al termine delle indagini, hanno disposto l’allontanamento del giovane dalla casa di famiglia.
Purtroppo, in questo particolare momento storico in cui si passa più tempo tra le mura domestiche a causa dell’emergenza sanitaria, il fenomeno della violenza sulle donne ha avuto un incremento e quello di ieri è l’ennesimo episodio registrato in provincia” fanno sapere dal palazzo della Questura di Siracusa.
I dati sugli atti persecutori ai danni delle donne avvenuti nel Siracusano sono scoraggianti. Dalle informazioni fornite dalla Questura di Siracusa, ponendo a confronto il numero di casi di stalking nel periodo da gennaio a settembre dello scorso anno e durante gli stessi mesi del 2020, si nota un incremento degli atti persecutori che passano da 144 a 163″.
Spesso si tratta di ex mariti o ex fidanzati che, per nulla rassegnati all’idea della fine della relazione sentimentale, trasformano le vite delle donne in un vero e proprio incubo. Si verificano, ad esempio, pedinamenti nei posti frequentati dalle vittime, come il posto di lavoro o i luoghi di incontro.
Ma stando ai dati della Questura si registrano anche “delle diminuzioni dei maltrattamenti che da 196 passano a 145 e delle violenze sessuali che da 20 diminuiscono a 13”.
Più in generale, su scala nazionale, dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, “è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare” spiegano dalla Questura.
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