Ci si prepara al peggio, alle alternative se al 5 dicembre, giorno in cui scatterà l’embargo alle importazioni di grezzo dalla Russia, la Lukoil non potrà più raffinare petrolio perché impossibilitata ad acquistare prodotti da altri paesi.

Il piano B

Il senatore del Pd, il siracusano, Antonio Nicita, assicura che opposizione e Governo stanno predisponendo un piano B se dovesse saltare tutto, tra cui i prestiti delle banche alla società proprietaria delle raffinerie di Priolo che, con soldi in mano, potrebbe proseguire la produzione.

Le opzioni dopo il 5 dicembre

“In attesa degli esiti lato Governo, che potranno anche essere molteplici e articolati in più fasi, dopo il 5 dicembre, stiamo preparando, come opposizione, alcune opzioni di intervento nel solco di una collaborazione costruttiva, per interventi efficaci e rapidi” spiega il senatore del Pd, Antonio Nicita.

La mobilitazione a Siracusa

Venerdì, a Siracusa, ci sarà la mobilitazione dei lavoratori della zona industriale, organizzata da Cgil e Cisl, per spingere al salvataggio di Lukoil e dell’intero comparto petrolchimico, a cui il Pd siracusano prenderà parte.

“Questa settimana è importante – dice Nicita – per le vicende dei lavoratori del polo industriale siracusano. C’è la mobilitazione massima del mondo sindacale nell’attesa di sviluppi e proposte, sul tema dell’impianto di raffinazione del siracusano, annunciati da parte del Governo”

“Il Ministro Urso, al quale ribadiamo apprezzamento per l’attenzione sul caso e al quale abbiamo già confermato nei giorni scorsi la piena collaborazione sulle diverse opzioni sul tavolo e avanzato alcune proposte, sta ultimando in settimana la raccolta degli ultimi elementi da una serie di incontri programmati” aggiunge il senatore del Pd.

Verso la Transizione ecologica

Il senatore del Pd è sul solco del pensiero espresso dai sindacati e da Confindustria, cioè che il Petrolchimico di Siracusa deve rientrare nel piano della Transizione ecologica.

“Superata questa fase, occorrerà – dice Nicita – subito rilanciare, anche con la cooperazione di tutta la rappresentanza parlamentare nazionale e regionale, il tema più generale della riconversione industriale, del risanamento ambientale e della riqualificazione professionale dei lavoratori, in una prospettiva di transizione energetica ed ecologica, dell’intera area”

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