• Iniziato il processo per un 40enne accusato dell’omicidio di Emanuele Nastasi
  • Il corpo della vittima non è stato mai trovato dalla scomparsa avvenuta nel gennaio del 2015
  • Coinvolto un complice che però è deceduto
  • L’imputato ha sempre negato le accuse

E’ iniziato il processo al Tribunale di Siracusa nei confronti di  Raffaele “Rabbiele” Forestieri, 40 anni, pachinese, indicato come l’autore dell‘omicidio di Emanuele Nastasi, 34 anni, pachinese, il cui corpo non è stato mai trovato.

Il caso di lupara bianca

Secondo quanto ricostruito dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa e dei magistrati della Procura, Nastasi, scomparso il 4 gennaio del 2015, avrebbe contratto con Forestieri, indicato dagli inquirenti come un esponente dello spaccio a Pachino, un debito di soli 80 euro per l’acquisto di eroina ma quella partita non sarebbe stata di qualità ed avrebbe protestato con i suoi fornitori che, secondo i magistrati, Fabio Scavone e Gaetano Bono, lo avrebbero condannato a morte.

Il complice

Per i magistrati, il 40enne avrebbe agito con la complicità di Paolo Forestieri, quest’ultimo ucciso a fucilate il 28 marzo del 2015 in via Maucini, a Portopalo, per cui è stato condannato in via definitiva, a 12 anni di carcere, un ventiseienne pachinese, Enrico Dimaiuta.

L’arresto

Raffaele “Rabbiele” Forestieri, difeso dagli avvocati Luigi Caruso Verso ed Enrico Trantino, fu arrestato nel giugno del 2020 e nella sua abitazione, al termine della perquisizione, furono rinvenuti una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, 77 proiettili del medesimo calibro, 16 grammi di cocaina e ben 900 grammi di marijuana, oltre a circa 1200 euro in banconote di vario taglio.

La testimone

A consentire ai carabinieri ed ai magistrati della Procura di Siracusa di individuare i presunti responsabili dell’omicidio sarebbe stata una testimone, una vicina di casa di Raffaele Forestieri, che avrebbe addossato le responsabilità della sparizione di Nastasi proprio al quarantenne. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, nelle ore successive all’ordinanza di arresto, Raffaele Forestieri, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere ha rilasciato una dichiarazione spontanea al gip del tribunale di Siracusa, sostenendo di essere estraneo ai fatti contestati.

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