• Nubi sul futuro della zona industriale dopo la decisione di Lukoil di ridurre la produzione
  • I sindaci avevano chiesto aiuti al Governo Conte, ora il M5S chiede sostegno a quello che verrà
  • La richiesta è di inserire la zona industriale nel Recovery Fund

La crisi nella zona industriale di Siracusa è annunciata da tempo ma negli ultimi mesi si è conclamata con la decisione della Lukoil di ridurre la raffinazione del greggio nei propri stabilimenti. L’indotto rischia di essere travolto e senza alcun paracadute una fetta importante del territorio potrebbe soccombere.

Il pressing su Draghi

E così, dopo che i sindaci dei Comuni industriali del Siracusano, più di due mesi fa, avevano invocato aiuti al Governo Conte, proponendo di inserire l’area del petrolchimico nel Recovery Fund, la deputazione siracusana del M5S sottopone lo stesso piano, quello paventato dai sindaci, “ai Ministeri responsabili della programmazione e dell’utilizzo del Recovery Plan”. Insomma, è iniziato il pressing nei confronti di quel che dovrebbe essere il Governo dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi.

“Confusione politica”

“Nella confusione politica del momento, generata ad arte da qualcuno, non permetteremo che siano interventi vitali per pezzi importanti del Paese a farne le spese. Il futuro dell’area industriale siracusana e dell’intero indotto passa da questa occasione storica e non si può pensare di destinare altrove quelle attenzioni che vanno concentrate sul quadrilatero industriale siracusano” spiegano i deputati ed i senatori Paolo Ficara, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana ed i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua.

Crisi occupazionale

“E’ arrivato il momento di occuparsi seriamente della situazione e del futuro dell’area industriale siracusana per scongiurare una futura crisi occupazionale e per dare risposte e prospettive ad una popolazione e un territorio da troppo tempo martoriato”, si legge nella lettera firmata dalla deputazione nazionale e regionale.

Incontro con Confindustria

I grillini fanno anche sapere che nei prossimi giorni, incontreranno anche i vertici di Confindustria Siracusa per affrontare il tema con il presidente degli industriali siracusani. “L’obiettivo dei fondi del Next Generation Eu è quello di recuperare il divario tra i territori e dare un deciso impulso agli investimenti green e alla sostenibilità della transizione economica- energetica, non si può pensare di tenere fuori dagli investimenti il polo industriale di Priolo- Augusta-Melilli” dice il parlamentare nazionale Paolo Ficara.