E’ Simone Glietti, 31 anni, il latitante siracusano arrestato dalla Polizia ferroviaria mentre si trovava in treno, diretto a Siracusa dopo la sua permanenza in Germania. Per questo, l’uomo era sfuggito alla retata dai carabinieri che nel novembre scorso hanno portato a termine l’operazione Borgata su mafia, droga ed estorsioni, culminata con l’emissione di 19 misure cautelari.

Aiuto cuoco in Germania

L’uomo si era rifugiato in Germania, dove ha lavorato come aiuto cuoco per potersi sostenere economicamente, ma, in occasione delle feste natalizie, ha intrapreso il viaggio verso il luogo di origine, utilizzando i mezzi pubblici, tra cui i treni.

Il clan Borgata

Secondo la tesi dei militari e dei magistrati della Procura distrettuale di Catania, gli indagati farebbero parte della cosca Borgata, al cui vertice ci sarebbero stati Luca Costanzo e Danilo Greco, che, nel periodo delle indagini, dal  novembre del 2019 all’aprile del 2021, avrebbero guidato anche il clan Santa Panagia, falcidiato dalla detenzione dei principali esponenti del gruppo.

Il ruolo di Glietti

Secondo quanto emerso nell’inchiesta della Dda e dei carabinieri di Siracusa, Glietti non avrebbe avuto un ruolo apicale nell’organizzazione, sarebbe stato, insieme ad altre persone coinvolte nell’operazione Borgata, uno spacciatore al dettaglio, “alternandosi nei turni di lavoro giorno e notte senza soluzione di continuità, percependo per le attività un regolare stipendio dal gruppo”.

Le intercettazioni sui turni di lavoro

Da una intercettazione, i carabinieri avrebbero scoperto l’organizzazione dei turni di lavoro per lo spaccio. Si tratta di una conversazione tra 4 persone, tra cui Glietti e Jhonny Pezzinga, indicato come uno degli esponenti più importanti dell’inchiesta.

Pezzinga: Tu ti puoi mettere là al portone di facciuzza?

Spacciatore: ora subito? Ormai dopo mangiato, compare

Spacciatore: tu ti fai la mattina, lui si fa la sera…

Glietti: lui la sera compare

Pezzinga: il pomeriggio compare la cosa deve essere diversa… ora serve uno solo che deve stare da….

Glietti: per il momento, facciamo qua, ci sbrighiamo qua.

Le violenze del gruppo

Dagli accertamenti sono emersi anche episodi di violenza, tra cui pestaggi ai danni di chi non pagava l’acquisto degli stupefacenti, incendi di auto o attentati a colpi di fucile, come nel caso di un commerciante. Al termine delle perquisizioni sono stati sequestrati: circa 6 mila euro in contanti, oltre 7 kg di droga, perlopiù cocaina, circa 5 kg, e poi marijuana ed hashish, 9 armi, un drone e 4 cellulari criptati.