La polizia ferroviaria di Catania ha tratto in arresto un siracusano, esponente del clan mafioso Borgata, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere ma sfuggito alla retata dei carabinieri delle settimane scorse.

Si era rifugiato in Germania

L’uomo si era rifugiato in Germania, dove ha lavorato come aiuto cuoco per potersi sostenere economicamente, ma, in occasione delle feste natalizie, ha intrapreso il viaggio verso il luogo di origine, utilizzando i mezzi pubblici, tra cui i treni, per arrivare a Siracusa.

La cattura della polizia

Durante lo scalo a Catania, necessario per poter proseguire il viaggio e coprire l’ultimo tratto per raggiungere la stazione di Siracusa, il personale della Polizia ferroviaria, ha notato il giovane che, alla loro vista, si è mostrato particolarmente nervoso. I poliziotti hanno eseguito  il controllo scoprendo che si trattava di un latitante.

L’operazione

L’inchiesta, legata all’operazione antimafia Borgata conclusa a Siracusa dai carabinieri con l’emissione di 19 misure cautelari ha avuto inizio nel novembre del 2019 per concludersi nell’aprile del 2021 ed in questo arco temporale, i militari del comando provinciale di Siracusa, coordinati dai magistrati della Procura distrettuale di Catania, hanno svelato la scalata del clan Borgata che, oltre a controllare le piazze di spaccio del loro quartiere, Santa Lucia, avrebbe allargato la gestione in altre zone, imponendosi, inoltre, come unico referente per il rifornimento di cocaina dalla Calabria attraverso azioni di fuoco e attentati dinamitardi e incendiari.

I droni per la droga

Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno scoperto che il gruppo, servendosi di droni, pilotati da remoto, avrebbe provato a far entrare droga e telefonini, nascosti in alimenti sottovuoto, nel carcere di Siracusa. Dagli accertamenti sono emersi anche episodi di violenza, tra cui pestaggi ai danni di chi non pagava l’acquisto degli stupefacenti, incendi di auto o attentati a colpi di fucile, come nel caso di un commerciante. Al termine delle perquisizioni sono stati sequestrati: circa 6 mila euro in contanti, oltre 7 kg di droga, perlopiù cocaina, circa 5 kg, e poi marijuana ed hashish, 9 armi, un drone e 4 cellulari criptati.