Dopo la pioggia e la grandine, è sbucato il sole nel Siracusano ma il territorio resta allagato ed è già iniziata una prima conta dei danni.
E’ Augusta il Comune più flagellato dal maltempo ed i commercianti sono i primi a pagarne le conseguenze. Sono invasi dall’acqua negozi di parrucchiere, supermercati, bar, tabaccherie ed altre attività legate alla ristorazione, decine le auto i cui vetri sono stati danneggiati dalla grandine.
Gli allagamenti hanno, naturalmente, interessato anche le abitazioni, soprattutto i bassi, per cui si è reso necessario l’intervento dei soccorsi. “Siamo senza luce ed acqua in contrada Sampieri”, “in contrada Balate siamo bloccati, è caduto il muro della Plastjonica”, “contrada Oliveto franata nuovamente” sono le richieste di aiuto al sindaco.
“Stiamo provvedendo a fare i sopralluoghi – dice il sindaco Di Mare – ma è caduta più acqua che col ciclone Apollo”
“Ci vorranno tra le 6 e le 8 ore perché la situazione torni alla normalità, Augusta resta sempre isolata ad ogni copiosa precipitazione” racconta a BlogSicilia Peppe Di Masi, titolare del bar Balalaika, le cui telecamere hanno ripreso gli allagamenti che si sono registrati nella mattinata di oggi.
Un fulmine abbattutosi a Rosolini ha danneggiato uno dei campanili della chiesa del S.S. Crocifisso. I tecnici sono al lavoro per mettere in sicurezza la struttura, per fortuna il miglioramento delle condizioni del tempo sta rendendo più agevole l’intervento.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, poco fa, ha comunicato di aver chiuso il tratto di via Elorina tra il mercato ortofrutticolo ed il tempio di Giove, per via degli allagamenti, così come la Maremonti, la strada che collega la città alla zona montana della provincia.
Il maltempo ha causato a Siracusa l’esondazione del fiume Anapo e del torrente Cifalino. “Non bisogna recarsi in zona Case bianche a causa dell’esondazione dell’Anapo” avverte il sindaco, Francesco Italia, che ha disposto la chiusura di alcune strade in città: via Ascari, nella zona del circuito, viale Pantanelli, a sud del capoluogo, e contrada Tivoli, le aree maggiormente colpite ad ogni precipitazione.