“Giuseppe era un ragazzo d’oro”. Lo racconta in lacrime Nello Bongiovanni, componente della direzione nazionale del Sippe, un sindacato di polizia penitenziaria, dopo aver saputo della morte di Giuseppe Cappello, 52 anni, l’agente in servizio al carcere di Noto travolto da un’ondata di fango ed acqua.
L’uomo, sposato con figli, era molto conosciuto nel suo paese, Rosolini, rimasto sotto choc per la tragedia ma nello stesso Comune agricolo è in corso la conta dei danni per il maltempo.
“Giuseppe – racconta Nello Bongiovanni – aveva lavorato per tanti anni nella casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa, poi era riuscito ad ottenere il trasferimento a Noto”. Aveva coronato il suo sogno di avvicinarsi a casa, vicino alla sua famiglia ma non poteva di certo immaginare che la sua vita si sarebbe spezzata proprio mentre stava per recarsi al lavoro.
“Siamo tutti costernati – svela Nello Bongiovanni – perchè era un ragazzo che si è sempre fatto ben volere da tutti. Era sempre disponibile, era ora invece non c’è più. Siamo vicini alla sua famiglia, siamo addolorati anche noi agenti di polizia penitenziaria. Una tragedia immensa, non ci sono parole”.
Intanto, la Procura di Siracusa è al lavoro per conoscere altri dettagli di questa tragedia mentre i carabinieri del comando provinciale di Siracusa, agli ordini del colonnello Giovanni Tamborrino, stanno ultimando i sopralluoghi sul luogo in cui è stato rintracciato l’agente.
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