Si trova ormeggiata al porto di Augusta Aita Mari, la nave con 102 migranti soccorsi nelle ore scorse al largo del Mediterraneo dove hanno rischiato di affondare con il barcone con cui erano salpati da un porto del Nord Africa.
Come disposto dai protocolli sanitari, saranno effettuati i tamponi, successivamente i migranti saranno trasbordati su una nave per la quarantena. Per i minori non accompagnati, la Prefettura di Siracusa, che sta coordinando le operazioni, sta individuando i centri di accoglienza. Le forze dell’ordine, invece, avvieranno le procedure per l’identificazione dei 102 migranti. Si valuterà se tra questi stranieri ci sono persone su cui pende un decreto di espulsione, come, del resto, è capitato in altre occasioni.
Il 9 febbraio scorso, al Porto di Augusta, era arrivata la Ocean Viking, la nave della ong SOS Mediterranéé che aveva tratto in salvo 424 migranti al largo delle coste della Libia.
La Asso 30, la nave privata che lavora per le piattaforme Eni, è arrivata nella rada di Porto Empedocle, nell’Agrigentino. Rispetto a quanto inizialmente previsto, il mare mosso ha rallentato l’imbarcazione a bordo della quale ci sono 232 migranti e una salma che nulla ha a che vedere con il naufragio che si è registrato, poco prima dell’alba di ieri, a 15 miglia da Lampedusa.
I migranti – fra i quali appunto c’era un cadavere – sono stati soccorsi nel canale di Sicilia. Subito dopo l’approdo, il gruppo verrà sottoposto ai tamponi anti-Covid e alle procedure di fotosegnalamento e poi si procederà all’imbarco sulla nave quarantena Allegra.