• Lettera del prefetto alle associazioni degli imprenditori agricoli sul tema degli alloggi ai braccianti stranieri
  • E’ scoppiata una polemica dopo lo sgombero di alcuni migranti che avevano occupato delle case a Cassibile
  • Il prefetto invita le imprese al rispetto della legge, cioè di dare un alloggio ai lavoratori con contratto
  • Invitati i sindaci a sfruttare i fondi dello Stato per la realizzazione di alloggi in favore dei braccianti

“Le associazioni di categoria sensibilizzino gli imprenditori per dare un alloggio ai braccianti extracomunitari assunti con contratto di soggiorno”.

Lo scrive il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto in una lettera inviata alle associazioni degli imprenditori agricoli (Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Ebat) e per conoscenza ai sindaci, ai vertici delle forze dell’ordine ed ai sindacati.  Una presa di posizione dopo le polemiche esplose ieri a Cassibile, a sud di Siracusa, a seguito dello sgombero di alcuni braccianti stranieri che avevano occupato alcune case abbandonate al Borgo antico, a due passi dal centro abitato. La Cgil, in particolare, prendendo le difese dei lavoratori e condannando il fenomeno del caporalato, ha chiesto la convocazione di un incontro in Prefettura per trovare una soluzione delle parti.

Le responsabilità dei Comuni

Ma il problema degli alloggi è stato già affrontato, proprio in Prefettura, un anno fa nel corso del quale fu fatto presente della possibilità da parte dei Comuni di poter accedere ai fondi, messi a disposizione dal Ministero dell’Interno, allo scopo di realizzare degli alloggi per i migranti.

Finanziamenti che l’amministrazione di Siracusa ha ricevuto, infatti, a Cassibile, in via dei Timi sorgeranno un centinaio di alloggi, fortemente contestati da un Comitato, contrario a questa soluzione. Ma il punto è che se altri Comuni non provvederanno a realizzare delle abitazioni per i braccianti, Cassibile rischia, ancora una volta, di potersi tutto il peso sulle spalle.

Il prefetto ai sindaci

E proprio sul tema dei fondi dello Stato che il prefetto di Siracusa si è rivolto ai sindaci. “Attesa la particolare delicatezza della tematica e nella consapevolezza – scrive il prefetto, Giusi Scaduto – che alcuni lavoratori stagionali sono di norma impiegati presso aziende insistenti nell’intero territorio provinciale, tanto si rappresenta anche ai sindaci, con preghiera di voler adottare urgenti iniziative che, allo stato, risultano poste in essere solo dai Comuni di Lentini e Siracusa”.

I fondi per Siracusa

Infatti, nella stessa lettera, il prefetto di Siracusa, ricorda che “dopo la cessione in comodato d’uso di 17 unità abitative, il Ministero dell’Interno ha anche finanziato il progetto della stessa amministrazione per la realizzazione di un campo destinato all’accoglienza della manodopera che sia in possesso di permesso di soggiorno e contratto di lavoro”.

L’invito alle imprese agricole

Lo scudo contro il caporalato sono i contratti tra le imprese ed i braccianti stranieri che, secondo quanto prevede la legge, devono disporre di un alloggio. Secondo quanto prevede una norma (art.5 bis comma 1, lettera a del D.Lgs. 286/1998) “il contratto di soggiorno per lavoro subordinato dei cittadini extracomunitari deve prevedere la garanzia da parte del datore di lavoro della disponibilità di un alloggio per il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica” scrive il prefetto.

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