Nuovo allarme lanciato dal Comitato No Villaggio di Cassibile contrario all’ostello dei migranti realizzato un anno fa in via dei Timi, a Cassibile, a sud di Siracusa, ed aperto da oltre una settimana. Secondo i residenti, nonostante la struttura sia operativa, si sono formate a ridosso di essa ed in altre zone del centro urbano baraccopoli e tendopoli, composte da braccianti stranieri che, a loro avviso, sono un pericolo sotto l’aspetto igienico e sanitario.
“Indifferenza delle istituzioni”
“Tutto ciò sotto l’indifferenza di molti che si girano dall’altra parte e diventano complici di una situazione assurda è irreale soprattutto se paragonata al fatto che lo scorso anno si erano annunciate soluzioni di accoglienza diffusa nei comuni limitrofi, che ad oggi sembrano restare solo un miraggio, e si siano spesi ingenti somme di denaro pubblico” spiega il portavoce del Comitato, Paolo Romano, esponente di Fratelli d’Italia, che ha inviato una lettera al prefetto, al direttore generale dell’Asp di Siracusa ed ai vertici delle forze dell’ordine.
Problemi di ordine pubblico
Secondo gli esponenti del Comitato, è necessario un intervento immediato delle istituzioni per “porre in atto tutte le misure necessarie, previste dalle normative vigenti, per garantire e scongiurare episodi di ordine pubblico e
problematiche igieniche sanitarie”.
La struttura
L’ostello per i migranti è dotato di 17 unità abitative, potrà contenere 80 braccianti, naturalmente con contratti regolari d’impiego.
La gestione
La gestione provvisoria del Comune di Siracusa non prevede la fornitura di cibo per i migranti, dovranno provvedere con i propri soldi al cibo ma dopo che la Regione decreterà il vincitore dell’avviso il nuovo gestore provvederà ai pasti ed altri servizi. “Noi – diceva nelle settimane scorse l’assessore alle Politiche sociali, Concetta Carbone – stiamo provvedendo al cambio delle lenzuola”.
Le associazioni in campo
Diverse le associazioni che collaboreranno in queste settimane: Caritas, Croce Rossa Italiana, Flai Cgil, Oim, Proxima, l’Associazione nazionale dei Carabinieri in congedo, e lo Sportello Salute Isim per la sicurezza sanitaria del campo.
Commenta con Facebook