Come ogni anno, riesplode il problema dell’accoglienza dei braccianti agricoli stranieri che si riversano a Cassibile, a sud di Siracusa, per lavorare nelle aziende agricole. Un anno fa venne inaugurato l’ostello per i migranti, situato alle porte della frazione, in via dei Timi, dotato di posti letto, di servizi igienici ma anche di un punto medico, ma, come denunciato dai residenti di Cassibile, “è ancora chiuso”.

Le tendopoli a Cassibile

La conseguenza è che si sono formate, a ridosso dell’ostello ma non solo delle tendopoli, che hanno fatto ripiombare la comunità ai tempi in cui di accampamenti di fortuna  ce ne erano tantissimi, con conseguenze igieniche e sanitarie evidenti, sia per i migranti sia per gli stessi residenti. E quest’ultimi hanno deciso di rivolgersi al prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, per sollecitare le istituzioni ad aprire il centro.

La protesta dei residenti

“Molti di loro si sono allocati in diverse zone del territorio in abitazioni di fortuna, di fatto delle piccole baraccopoli, ed addirittura alcune tende sono state piazzate in prossimità del villaggio e precisamente in via dei Timi proprio davanti il cancello di ingresso del centro” dice il portavoce di un Comitato, Paolo Romano, che, proprio un anno fa, aveva contestato la realizzazione di questa struttura.

“Si interviene solo nelle emergenze”

“Crediamo che, a questo punto delle cose, sia evidente a tutti che chi di dovere agisce solo ed esclusivamente in stato di emergenze cioè solo quando la situazione diventa critica e al contrario non adotta una comportamento preventivo organizzato per tempo nonostante il problema si conosca da oltre 25 anni” dice il portavoce del Comitato che critica l’amministrazione comunale di Siracusa.

L’ostello

L’ostello per i braccianti agricoli stranieri è in grado di ospitare 80 migranti in possesso dei permessi di soggiorno. Il campo di contrada Palazzo dispone di 17 unità abitative e sei di servizi igienici.