- Assolto dall’accuse di minacce un 54enne di Pachino
- Era finito sotto processo per una denuncia di un imprenditore
- Al centro della vicenda un compenso
Il giudice di pace del Tribunale di Siracusa ha assolto per non aver commesso il fatto un uomo di 54 anni, Aldo Russo, di Pachino, nel Siracusano, finito sotto processo per minacce ai danni di un imprenditore dello spettacolo, originario di Sortino. Un procedimento giudiziario istruito nel 2014 e solo dopo 7 anni si è giunti ad una sentenza di primo grado.
La vicenda
Da quanto emerso nell’indagine dei carabinieri, l’imprenditore, in quel periodo, avrebbe organizzato uno spettacolo e l’imputato, difeso dagli avvocati Giuseppe Gurrieri e Salvatore Lucenti, avrebbe svolto un lavoro, solo che, secondo quanto fatto sapere dai legali del 54enne, non sarebbe stato pagato, per cui avrebbe chiesto alla presunta vittima il compenso. I due si sarebbero incontrati ed in quell’occasione l’imprenditore si sarebbe sentito minacciato da una frase.
La registrazione
L’imprenditore avrebbe registrato la conversazione ed a quel punto avrebbe deciso di rivolgersi ai carabinieri, consegnando un cd con il file audio di quel dialogo e denunciando il pachinese, poi rinviato a giudizio.
Perizia fonica
La difesa del Russo ha fortemente contestato la veridicità della registrazione, chiedendo ed ottenendo che venisse eseguita una perizia fonica sul supporto digitale fornito dall’imprenditore, costituitosi nel processo parte civile con richiesta di risarcimento del danno. “L’imprenditore sortinese però non si è mai sottoposto all’esame scientifico, auto-dichiarandosi come l’interlocutore che aveva subito le minacce” fanno sapere i difensori dell’imputato.
La sentenza
Al termine del dibattimento, al palazzo di giustizia di Siracusa, il pm della Procura di Siracusa ha chiesto la condanna dell’imputato ma il giudice di pace del Tribunale non ha accolto le tesi avanzate dalla pubblica accusa, per cui ha assolto il 54enne. “Una vicenda che ha molto turbato il Russo che per molti anni si è visto ingiustamente accusato di un fatto che non aveva commesso” conclude la difesa del 54enne.
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