La scoperta è di quelle inquietanti: una quantità di pesci morti che affiorano sulle acque del Porto piccolo, a Siracusa. Non è ancora chiaro se si tratta di inquinamento, a questo ci stanno pensando i militari della Capitaneria di Porto di Siracusa, la cui caserma, in piazzale IV Novembre, si trova a due passi da dove si è registrato questo caso.

“Siamo impegnati nelle verifiche  – spiega a BlogSicilia il comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Luigi D’Aniello – per capire cosa è accaduto, abbiamo, comunque, provveduto a rimuovere quanto affiorava in acqua”. Quell’immagine ha, però, creato molto scalpore, e sono in tanti a chiedersi, tra cui gli ambientalisti, se la moria di pesci è riconducibile ad un caso di inquinamento delle acque, che, di certo, non sono cristalline, d’altra parte la quantità di barche all’ormeggio è abbastanza importante e non da ora.

Ma sulla vicenda, c’è un testimone che ha raccontato a BlogSicilia la sua versione. “Stavo compiendo una passeggiata ad Ortigia insieme a mia moglie – spiega il testimone –  nella mattinata di ieri, quando ci siamo accorti di una persona che aveva  con se del pesce che avrebbe voluto vendere ai passanti. Non riuscendoci, con uno scatto d’ira, ha buttato tutto in mare. Non si è trattato, dunque, di inquinamento ma di un gesto deprecabile di una persona che stava  esercitando la vendita del pescato in modo abusivo”.

Nei mesi scorsi, prima che scoppiasse l’emergenza covid19, si era verificato un caso simile nell’area della Pillirina, uno dei litorali più suggestivi della costa di Siracusa, al centro, negli anni scorsi, di un progetto per la realizzazione di un mega resort, che ha trovato una forte opposizione degli ambientalisti.

Gli stessi, riuniti nell’associazione Sos Siracusa, avevano denunciato sulla propria pagina Facebook l’inquietante fenomeno, spiegando che tra gli esemplari morti c’erano alcune baby cernie e numerosissimi gamberetti.

 

 

 

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