Già alle 10 del mattino le spiagge del Siracusano erano piene di bagnanti che hanno deciso di prendere la tintarella e tuffarsi in acqua. Il litorale più noto di Siracusa, Fontane Bianche, si è popolata degli irriducibili del mare, che hanno portato con se gli ombrelloni, le creme solari e qualche giornale, oltre ad uno spuntino per prolungare la sosta fino al pomeriggio. C’erano anche i proprietari delle villette che non hanno mancato l’appuntamento, chi con una passeggiata sul bagnasciuga chi con un tonificante bagno. “La temperatura dell’acqua è ancora fresca – dice Gianni, un bagnante siracusano – ma qui è il Paradiso, specie in questo periodo quando ancora l’estate è alle porte. Dopo tutti quei giorni trascorsi in casa, senza uscire, se non per fare la spesa, adesso ci godiamo il mare”.

Ma c’è incertezza su come sarà l’estate e come si potrà andare al mare.  “Non vorrei che il governo Conte arrivasse al paradosso: imporre agli stabilimenti balneari, che per definizione sono all’aria aperta, misure più stringenti di quelle previste per le altre attività come ad esempio quelle di ristorazione”. L’allarme lo lancia Giusi Savarino, Presidente della IV Commissione dell’Ars che si occupa, fra l’altro, di Ambiente, al termine della seduta nella quale sono stati auditi gli operatori del settore balneare che hanno manifestato tutti i timori legati all’applicazione di regole che rischiano di far fallire la stagione balneare nonostante l’annuncio di una possibile apertura entro qualche settimana.

Ma si resta in attesa dell’ordinanza della Regione che, di fatto, a partire da domani, dovrebbe disporre le nuove regole sulla riapertura dei negozi ma non c’è nessun documento ufficiale al quale i commercianti possano fare riferimento. Il nodo che ha portato alla lunga notte è quello degli allegati. Insomma il decreto nazionale detta le sue regole ma non allegava le ordinanze regionali e questo avrebbe creato una grande confusione. Un esercizio siciliano o Ligure quali regole avrebbe dovuto seguire? Quelle generali o quelle regionali? E soprattutto le autorità di controllo a quali si sarebbero attenute? Alla fine della conferenza i governatori hanno ottenuto che le ordinanze regionali vengano allegate al decreto nazionale in modo che il recepimento delle regole avvenga in maniera esplicita ed inequivocabile.