Palazzolo Acreide è sotto shock per la morte di Gabriele Vitolo, il 27 motociclista vittima di un incidente stradale avvenuto due notti fa in contrada Baulì. E’ stato, così, annullato il concerto, previsto per stasera, di Adonà Mamo,  cantante siracusano noto per la sua estensione vocale da soprano.  Ad annunciarlo è stato il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo, che conosceva bene il motociclista.

Il messaggio del sindaco

“Avviso la cittadinanza che il concerto di Adona’ Mamo che doveva tenersi stasera in piazza del Popolo è stato rinviato a data da stabilirsi. Troppo dolore affligge Palazzolo in questi giorni. Quando sarà il tempo Adona’ Mamo dedicherà il suo canto incantevole in memoria del nostro amato Gabriele Vitolo” ha detto Gallo.

Le indagini

Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono in mano agli agenti della Polizia municipale di Noto, che hanno posto sotto sequestro la motocicletta. L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un incidente autonomo: il ragazzo, per cause da accertare, ha perso il controllo del suo mezzo. Le lesioni riportate a seguito della caduta sono state troppo gravi per consentire ai soccorritori di tenerlo aggrappato alla vita. Non si conosce ancora il giorno in cui si celebreranno i funerali.

L’ultimo giorno di lavoro

“Quando sabato hai chiuso la porta del lavaggio tu mi hai detto “ni viriemu martedì chicco” ma non penso ci potremmo rivedere. Non ci sono parole, mi mancherai, mi mancheranno le tue urla perché non asciugavo bene le macchine e rimaneva quella gocciolina, mi mancheranno le tue risate, i tuoi gavettoni con la pistola ad acqua…mi mancherà tutto” racconta un amico, descrivendo il carattere gioioso del ventisettenne di Palazzolo.

Il cordoglio del vicesindaco

Cordoglio è stato espresso anche dal vicesindaco di Palazzolo, Maurizio Aiello. “Ci sono giorni in cui si muore in molti. Sono i giorni come oggi, in cui davanti il tabellone delle affissioni ce sempre qualcuno che legge, tante carte. Nei nostri paesi la morte è più vicina, in un paese come il nostro è diverso dal morire in uno di 30 mila anime.
Qui ogni figlio è come se fosse il nostro. Ogni malattia o madre che va via è come se fosse la nostra. La morte, la malattia è come uno schiaffo, ci risveglia sentimenti che spesso dimentichiamo e che dopo due giorni ignoriamo”