Non volevano starsene a casa, nonostante il coprifuoco e la serata particolarmente fredda nel Siracusano, e così hanno deciso di sfidare le regole per il contenimento del Covid19. I trasgressori, poi scoperti e sanzionati dai carabinieri, sono perlopiù giovani, insofferenti alle norme ma soprattutto con la voglia di socializzare a dispetto dei pericoli  di contrarre il virus.

“È nel territorio della Compagnia di Augusta che si è registrato il maggior numero di interventi anti Covid, essendo stati sanzionati ben 11 casi di inosservanza alle norme contenute nei decreti attualmente in vigore, per un importo di circa 5000 euro. La maggior parte delle violazioni riscontrate hanno riguardato casi di persone che circolavano oltre l’orario consentito, ovvero le 22, senza alcuna valida motivazione” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

I controlli non hanno solo riguardato le trasgressioni alle misure anti Covid19. In particolare, i militari del comando provinciale hanno interessato le violazioni al codice della strada: sono state 321 le persone e 187 i veicoli sottoposti alle verifiche.

“Vi sono state 3 sanzioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; 2 per guida con telefono cellulare; 6  per mancanza di copertura assicurativa Rca; 1  per guida senza l’utilizzo del casco protettivo, per un importo totale di circa 6000 euro ed il ritiro di 7 documenti di circolazione, con sottrazione di complessivi 30 punti dalle patenti di guida” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

A Palermo, nel mercato di via Montalbo è stata chiusa una pescheria aperta senza autorizzazioni: i prodotti ittici sono stati devoluti a istituti caritatevoli. Al titolare è stata elevata una sanzione di 6 mila euro. Altra pescheria abusiva in un box è stata scoperta nel cuore di Borgo Vecchio.

L’attività è stata chiusa e la struttura sequestrata. Altri 85 chili di pesce sono stati dati in beneficienza. In questo caso la multa è stata di 3300 euro.

In corso Tukory, sempre a Palermo, un ambulante aveva realizzato senza autorizzazioni una rivendita di frutta e verdura. Sono state elevate sanzioni per 5 mila euro e sono stati sequestrati, quasi 190 chilogrammi di frutta, devoluti ad istituti caritatevoli.