Era stato arrestato nel dicembre del 2017 per essere stato trovato con 8 ovuli di droga, due dei quali sistemati negli slip, gli altri nell’intestino, espulsi poi all’ospedale Di Maria di Avola dove fu portato dai carabinieri. Per quel possesso di eroina, finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti Francesco Gallo, 38 anni, avolese, difeso dall’avvocato Stefano Andolina, è stato condannato, in primo grado, alla pena di 6 anni ed 8 mesi di reclusione. Nei giorni scorsi, invece, i giudici della Corte di Appello di Catania hanno emesso una sentenza più lieve: 4 anni ed 8 mesi di reclusione ma allo stesso tempo l’imputato ha lasciato il carcere di contrada Cavadonna, a Siracusa, ed è tornato a casa, sebbene agli arresti domiciliari.

L’uomo era finito sotto controllo per via delle sue amicizie pericolose negli ambienti della droga, per cui, in quel periodo, non sarebbe stato perso di vista. Ad insospettire i carabinieri della stazione di Avola, sarebbe stato il malore avvertito da Gallo che lamentava dei dolori all’altezza dell’intestino. Gli investigatori intuirono che il trentottenne avrebbe usato il suo corpo per nascondere l’eroina, del resto altri spacciatori di quella zona aveva usato la stessa tecnica per tentare di eludere i controlli delle forze dell’ordine.