Due passeggeri di una nave da crociera approdata al Porto di Siracusa sono risultati positivi al Covid19. Poco prima dell’ingresso nella rada, il comandante dell’imbarcazione ha comunicato alla Guardia costiera lo stato di salute dei pazienti, che sono stati sottoposti ai tamponi. Per questo motivo, al fine di evitare il contagio, è stato disposto il divieto di sbarco dalla nave, sia per i passeggeri sia per l’equipaggio della nave. I due positivi sono in isolamento ma si teme che possano esserci altri contagiati, se ne saprà di più nelle prossime ore.

Frattanto, nel Siracusano, dopo il contagio in una casa di riposo di Noto, un nuovo focolaio si è registrato in un’altra struttura che ospita anziani. “Sono nel complesso 35 le persone positive, tra operatori ed anziani” dice il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Due sono stati ricoverati nel reparto di infettivologia di Siracusa, tutti gli altri asintomatici o paucisintomatici.

Ci sono 22 positivi ad Ispica, nel Ragusano, e tra questi anche un dipendente del Comune. Per questo motivo, il sindaco, Innocenzo Leontini, ha disposto la chiusura degli uffici per procedere alla sanificazione dei locali, contestualmente saranno tenuti sotto osservazione gli altri impiegati al fine di accertare se hanno contratto o meno il Covid19.

“Il numero dei contagiati nella nostra città fornito dall’Asp sarà integrato con i dati comunicati al sindaco dai singoli cittadini, dai laboratori privati e dai medici di famiglia che accertano eventuali positività COVID tramite i tamponi rapidi. Il sindaco esorta i cittadini ad attenersi rigorosamente alle prescrizioni anti contagio ed invita, soprattutto, i giovanissimi ad indossare la mascherina anche all’aperto e ad evitare assembramenti” fanno sapere dall’amministrazione comunale.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha lanciato un appello per affrontare l’emergenza sanitaria. “Mai si è avvertita la necessità di essere solidali e uniti come in questo momento. A cominciare da chi, a qualsiasi livello, rappresenta le Istituzioni pubbliche e, perciò, ha il dovere di non cedere a impulsi emotivi e di scegliere quel che è giusto e non quel che appare utile. Anche in Sicilia dobbiamo prepararci al peggio. Servono sempre più posti letto per i positivi bisognosi di cure e sempre più posti di terapia intensiva per chi è in grave difficoltà”.

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