E’ risultato positivo al tampone un agente della Polizia penitenziaria in servizio al carcere di Augusta. L’uomo, come da protocollo sanitario, è stato messo in quarantena e sono in corso gli accertamenti per ricostruire la sua rete di contatto al fine di bloccare la propagazione del contagio.

“Per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi rapidi – dice il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni –  si è registrato un brusco rallentamento per la mancanza di personale infermieristico. Inoltre, c’è un’altra questione ed è legata alle visite dei familiari dei detenuti. Sono incontri per così dire “visivi” ma i parenti, comunque, entrano nel penitenziario ed il rischio per il personale della Polizia penitenziaria è davvero elevato”. Sono due, al momento, i positivi nel carcere di Augusta, uno, invece, è guarito.

In merito alla situazione dei contagi nel Siracusano, è di poche ore fa la notizia della positività di 11 persone in una casa di riposo di Carlentini che si è trasformata in un focolaio. Ad annunciarlo è stato il sindaco del Comune, Giuseppe Stefio.

“I dati di  riportano 62 casi positivi (aggiornati a ieri ndr) tra la comunità ed 11 casi positivi all’interno di una casa di riposo. I numeri sono stabili e questo dipende anche dai positivi che sono guariti. Più precisamente, il numero dei nuovi positivi è inferiore al numero dei guariti”.

Sempre nella zona nord del Siracusano, a Francofonte, la situazione è di allarme. Il sindaco, Daniele Nunzio Lentini, dopo il quarto decesso in pochi giorni e l’impennata dei contagi, ha chiesto al Presidente della Regione, l’istituzione di una zona rossa.

“Ho chiesto di valutare la possibilità di entrare in zona rossa – ha detto il sindaco di Francofonte, Daniele Nunzio Lentini.  Questa decisione è dovuta alla violenza e alla virulenza del virus che ha causato purtroppo dei decessi nel nostro paese. Chiedo che Francofonte venga dichiarata zona rossa per almeno 15-20 giorni, in modo da poter riportare a zero la curva dei contagi”.