A sollevare i dubbi sulla disponibilità finanziaria, annunciata due giorni fa dal presidente della Regione, Renato Schifani, per realizzare il nuovo ospedale di Siracusa è il Mpa.

I dubbi del Mpa sui fondi annunciati da Schifani

Il parlamentare regionale autonomista, Giuseppe Carta, esponente della maggioranza di Centrodestra all’Ars, ritiene che le somme necessarie, circa 147 milioni, per la progettazione esecutiva e la gara d’appalto, individuate nei fondi ex articolo 20 non sono affatto sicure.

La coperta corta

In realtà, come ha spiegato a Siracusa il capo del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute,  Salvatore Iacolino, peraltro ex direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa, i soldi sul tavolo sono solo 100 milioni, gli altri 47 sarebbero recuperati tra cessione di alcuni servizi ai privati, tra cui la gestione del parcheggio, ed un corposo ribasso d’asta.

Carta, “dove sono questi soldi?”

“Non risultando alcun accordo formale ad oggi siglato con il Ministero della Salute per l’impiego delle risorse ex articolo 20 legge n. 67/1988, alle quali fa riferimento il Presidente della Regione, chiedo di conoscere, in concreto, dove si possano reperire le risorse necessarie alla costruzione dell’Ospedale, che da troppi anni attende di vedere la luce” chiede il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta.

Cosa sono i fondi ex articolo 20

Con l’articolo 20 della legge finanziaria 67/88, il legislatore ha previsto un piano straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

Dunque, sono soldi messi a disposizione dallo Stato e nell’ottobre del 2023, l’amministrazione regionale ha messo in cassa, oltre 8,45 milioni di euro, la quota del cofinanziamento regionale “da destinare al Piano di investimenti per migliorare l’assistenza sanitaria attraverso la riqualificazione edilizia e tecnologica, ex art. 20 della legge 67/88” si legge nel documento della Presidenza della Regione.

La ripartizione dei fondi, 12,4 milioni a Siracusa

Come emerge nello stesso documento, ecco la ripartizione dei fondi ex articolo 20.

“Per quanto riguarda gli interventi nell’ambito dell’art. 20 della legge 67/88, sarà questa la ripartizione degli investimenti, tra opere e forniture di attrezzature tecniche, nelle province dell’Isola: 102 milioni nel Trapanese, 81,5 nel Palermitano, 55 nel Catanese, 20 nell’Ennese, 17 in provincia di Caltanissetta, 13,4 nel Messinese, 12,4 nel territorio di Siracusa, 3,6 milioni nel Ragusano e 1,5 in provincia di Agrigento”.

Sono sufficienti?

Stando a questo schema, i soldi a disposizione per Siracusa sono 12,4: pochi per arrivare a 100 milioni, a meno che verranno presi in “prestito” quelli delle altre province, considerata l’urgenza di realizzare un nuovo ospedale a Siracusa, l’unico capoluogo ad averne risalente ad oltre 60 anni fa. O magari, la Regione si è fatta assegnare altri soldi oppure nel profondo cassetto dell’amministrazione dell’isola ci sono altre risorse.

Il report della Corte dei Conti

In report della Corte dei Conti, risalente al maggio del 2023 e riguardante un’indagine sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, è indicato che “il programma previsto dall’articolo 20 della legge 67/88 continua a rappresentare il principale strumento di intervento per l’ammodernamento e il potenziamento infrastrutturale del sistema sanitario”.

Ma “l’esame dei progetti finanziati con le risorse inizialmente disponibili per gli accordi (i 15,3 miliardi iniziali) entro il 2010 indica come ad un ritardo nell’utilizzo delle somme si accompagna anche un ritardo nel completamento dei programmi” si legge nel documento della Corte dei Conti.