I giudici del Tribunale del Riesame hanno disposto la scarcerazione per Luciano De Carolis, 48 anni, siracusano, condannato nelle settimane scorse in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Angelo Sparatore, ammazzato a colpi d’arma da fuoco il 4 maggio del 2001 in via Gaetano Barresi.

Il ricorso della difesa di De Carolis

L’imputato, posto ai domiciliari, è difeso dell’avvocato Sebastiano Troia,  che aveva presentato ricorso dopo la sentenza, e così dopo il pronunciamento dei giudici il 48 anni, indicato dai magistrati della Dda di Catania come un esponente del clan Bottaro-Attanasio, potrà tornare a casa.

Resta in carcere il boss

Resta in carcere, invece, Alessio Attanasio, 51 anni, coimputato in questo stesso processo, anch’esso condannato a 30 anni di reclusione solo che il Tribunale del Riesame ha respinto l’istanza della difesa.

Attanasio è considerato dalla Procura distrettuale antimafia di Catania come il boss della cosca che porta il suo nome ed in un altro processo ha rimediato una pena a 30 anni per omicidio, quello di Giuseppe Romano, avvenuto a Siracusa il 17 gennaio del 2001 in via Elorina, a Siracusa. Una sentenza che lo ha rispedito in carcere dopo essere stato rimesso in libertà quasi una settimana prima, avendo scontato oltre 20 anni di carcere.

Il movente

Il movente di quel delitto sarebbe connesso al pentimento del fratello della vittima, Concetto Sparatore, che qualche giorno prima dell’assassinio, aveva deposto in un processo contro il boss di Lentini, Nello Nardo, vicino al clan catanese di Santapaola. A quanto pare, Angelo Sparatore non aveva approvato la decisione del familiare, qualcuno lo avrebbe addirittura visto in abiti neri, inoltre avrebbe anche rifiutato il programma di protezione per i familiari dei collaboratori di giustizia.

Le due lauree di Attanasio

Durante la sua lunga detenzione, il presunto boss ha avuto modo di studiare, riuscendo ad ottenere due lauree, una in Scienza della Comunicazione, l’altra in Giurisprudenza. In un articolo, pubblicato da Il Sole 24 Ore, Attanasio ha presentato, a partire dal 2017, 670 ricorsi in Cassazione che hanno impegnato la Suprema corte con 320 sentenze e 353 ordinanze.