Sarà sottoposto al processo con il rito abbreviato Antonio Montalto, 23 anni, lentinese, accusato dell’omicidio di Roberto Raso, 38 anni, ucciso a coltellate nel luglio dello scorso anno a Lentini.

La scelta della difesa

Nei confronti dell’imputato, assistito dagli avvocati Junio Celesti e Titta Rizza, era stato emesso il decreto di giudizio immediato e così la difesa ha optato per un rito alternativo: si comincerà il 28 marzo prossimo. In quest’udienza, che si terrà al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, vi saranno le conclusioni da parte della pubblica accusa sulla vicenda, poi toccherà al collegio difensivo dell’imputato esporre la propria arringa.

La vicenda

I due, stando alla tesi della difesa, sarebbero entrati in contatto in via Silvio Pellico, nei pressi dell’abitazione di Montalto. Dopo le pretese economiche, ne sarebbe scaturita una lite, poi il 23enne sarebbe tornato a casa dove avrebbe preso un coltello, presumibilmente da cucina, che avrebbe poi usato contro il 38enne.

I fendenti

Raso, colpito all’altezza dell’addome, da una prima ricostruzione dei carabinieri, si sarebbe accasciato: è stato soccorso e trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini ma i medici riuscirono a fare ben poco, infatti le lesioni inflitte dalla lama erano troppo profonde e gravi, per cui il suo cuore cessò di battere nel volgere di poco tempo.

Le indagini e la svolta

Le indagini dei militari del comando provinciale di Siracusa e della Compagnia di Augusta si concentrarono sulla vittima e nel corso di poche ore sarebbero emerse le responsabilità del 23enne che, in un primo momento, fece perdere le sue tracce, salvo poi costituirsi.

“Pretendeva del denaro da me”

Montalto, nel corso dell’interrogatorio  nella caserma dei carabinieri di Lentini, avrebbe  spiegato di non conoscere bene la vittima, anzi sarebbe stato il 38enne, secondo l’indagato, nel corso di un incontro occasionale, a pretendere, senza apparente ragione del denaro.