Dopo il rigetto di ben 4 richieste di patteggiamento , la difesa dell’imputato, Santo Salerno, 24 anni, sotto processo per omicidio stradale, ha incassato nella tarda mattinata di oggi il no del giudice per una nuova perizia per la ricostruzione dell’incidente in via Cannizzo in cui il 21 aprile del 2017 perse la vita Renzo Formosa, 16 anni, siracusano.
Secondo la versione della difesa, nello scontro tra la macchina dell’imputato e lo scooter del ragazzo ci sarebbe stato un concorso di colpa. Una tesi opposta a quella della Procura, il cui consulente avrebbe indicato nel conducente dell’auto il principale responsabile.
Nella prossima udienza del processo, che si celebra con il rito abbreviato, prevista per l’11 marzo potrebbe essere emessa la sentenza di primo grado di una vicenda nota perchè ad interessarsene sono stati gli inviati della trasmissione Le Iene di Italia Uno.
La famiglia della vittima, difesa dall’avvocato Gianluca Caruso, aveva anche puntato l’indice contro due agenti della Polizia municipale, accusati di aver favorito Santo Salerno, figlio di un loro collega. Per questo motivo, i due vigili urbani furono iscritti nel registro degli indagati per abuso di ufficio ed omissione di atti d‘ufficio ma nelle settimane scorse, dopo la richiesta del pm Tommaso Pagano, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa ha disposto l’archiviazione per i due.
“Siamo soddisfatti – ha detto l’avvocato Gianluca Caruso, legale della famiglia di Renzo Formosa – della decisione presa dal giudice. La controparte avrebbe voluto un concorso di colpa in quel tragico impatto quando il consulente della Procura ha chiaramente indicato le responsabilità di Santo Salerno. Il processo sta per arrivare al suo epilogo”.
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