E’ scontro a Siracusa sulla colorazione di piazza della Repubblica, a ridosso dell’istituto comprensivo Paolo Orsi. L’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, esponente di Forza Italia, ha criticato la scelta dell’amministrazione comunale di usare “la bandiera LGBT, a colori invertiti, simbolo delle comunità gay o comunità arcobaleno, insieme composito di organizzazioni lesbiche, gay, bisessuali, transgender”.

La scelta del Comune

Il Comune di Siracusa, nei giorni scorsi, ha adottato una decisione, annunciata nei mesi scorsi, cioè di isolare l’area della scuola, impedendo l’accesso ai mezzi, auto e moto, nel raggio di circa 50 metri dall’ingresso dell’istituto, allo scopo di evitare concentrazioni di smog e di salvaguardare l’incolumità dei bambini. Contestualmente, ha provveduto a dipingere la rotonda, un tempo usata per il parcheggio delle auto.

“Una provocazione”

L’ex assessore regionale Edy Bandiera rincara la dose. “Se si voleva dare un messaggio – spiega Bandiera –  o un insegnamento, nel segno del rispetto di ogni essere umano, della integrazione e della non discriminazione, principi che condivido e che difenderei a qualsiasi costo, ritengo che farlo davanti qualsiasi scuola che, tra l’altro, non ha nel proprio programma ministeriale l’educazione sessuale, sia un errore, se non una provocazione”.

“Non condivido affatto. Principi e valori che vanno riconosciuti e osservati planetariamente, vanno trasmessi ai giovani da chi è deputato a farlo, da soggetti competenti e formati e non da un’amministrazione, a questo punto probabilmente subdola, e certamente lacunosa su tutto, e che è chiamata, per compiti e doveri istituzionali, a dovere fare altro” dice ancora Bandiera.

“Riferimento offensivo”

Non si è fatta mancare la replica dell’assessore alla Mobilità di Siracusa, Maura Fontana, promotrice di questa iniziativa.  “Lo sforzo immane – spiega l’assessore Fontana – che richiede dare una simile interpretazione lascia intendere tutto il disagio di chi, non potendo trovare motivi reali inerenti il progetto per seguire la via della contestazione, si voglia appigliare disperatamente a ragioni recondite che però nel caso specifico risultano non solo false illazioni ma un offensivo riferimento che non si riconosce e si rigetta con forza”.

“Mezzucci per avere visibilità”

“L’arcobaleno, ripreso poi anche nella simbolica bandiera della pace presente in tutte le scuole. Aggiungerei, non a caso, disegno facilmente riconosciuto persino dai bambini. Si traggano le dovute considerazioni. A me rimane solo da dire che trovo vergognoso che un esponente politico, che dovrebbe essere un esempio per la società civile, utilizzi tali mezzucci per avere visibilità”.

 

 

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