Il Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rti) a cui è stato revocato l’incarico per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa annuncia un nuovo ricorso dopo la notizia dell’affidamento alla Rti formato da Proger S.p.A. con sede a Pescara (mandataria), Manens S.p.A. con sede a Padova e Inar S.r.l. con sede a Milano (mandanti).

“Spreco soldi e tempo per collettività”

Il primo cartello è stato escluso dalla partita per la realizzazione della struttura sulla statale 124 su decisione del commissario, il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto per presunte inadempienze. Sono stati già depositati due ricorsi, il primo il 31 gennaio l’altro il 24 febbraio, “contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori e il nuovo avviso per la selezione di un nuovo progettista” spiegano dalla Rti, per cui questa vicenda comporterà “un ulteriore spreco di tempo e risorse per la collettività”.

Competenza del Tar del Lazio

Inoltre, il Rti sottolinea che la decisione del ricorso presentato a gennaio resterà di competenza della TAR del Lazio contrariamente alle richieste della Struttura Commissariale che aveva richiesto il radicamento della causa avanti il Tar Sicilia, Catania.

Il progetto

Il nuovo Rti, incaricata per la progettazione definitiva e direzione dei lavori, si avvarrà del progetto di fattibilità tecnico economico redatto già dalle precedenti imprese.

“La nuova indagine di mercato – avviata lo scorso 25 gennaio 2023 e tramite la quale è stato scelto un nuovo RTI affidatario – riporta come base di gara proprio il PFTE presentato dall’RTP e riporta in premessa l’erronea espressione, fortemente lesiva dell’immagine dell’RTP, che la nuova gara si è resa necessaria a causa delle presunte inadempienze del vincitore precedente” si legge nella nota delle imprese.

“Aumentati i tempi di consegna”

Secondo la Rti a cui è stato revocato l’incarico, si allungheranno i tempi di consegna dell’opera. “Non meno importante è la questione delle tempistiche: difatti, vengono aumentati i tempi per la consegna della progettazione definitiva rispetto a quelli “concessi” al R.T.P. (solo 80 giorni, a fronte comunque dei 90 giorni consentiti al RTI aggiudicatario), ma con uno slittamento in avanti di ulteriori due mesi in ragione della indizione della nuova procedura, in netto contrasto con le dichiarazioni, rilasciate dal Commissario straordinario, in merito al voler accelerare i tempi di realizzazione del complesso. Inoltre, rispetto al nuovo affidamento, – senza alcun giudizio nei confronti dei professionisti coinvolti – l’RTP tiene a ribadire che se avesse potuto continuare a lavorare al progetto, ad oggi si sarebbe già potuto procedere a indire la gara appalto”.