“Un solo medico al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini”. Lo denuncia il presidente della Cna di Francofonte Salvatore Occhipini che lancia l’allarme sulla precaria situazione dell’assistenza sanitaria nella zona nord del Siracusano.

Sanità siracusana abbandonata

“Di fronte ad una recrudescenza dei contagi da Covid19 a causa della variante Omicron e con i numeri della pandemia in salita esponenziale, la provincia di Siracusa e in particolare l’ospedale di Lentini si trova ancora una volta abbandonato a sé stesso” spiega il presidente della Confederazione degli artigiani di Francofonte.

Carenza di organico

“La carenza di organico per una struttura così strategica in questo particolare momento non soltanto è inaccettabile ma dovrebbe essere anche motivo di imbarazzo – continua Occhipinti – per la mancanza di rispetto nei confronti della salute dei nostri concittadini”.

“Intervenga la Regione”

“Il diritto alla salute non può cedere ad alcun compromesso di natura economica per questo auspichiamo dalla Regione” conclude il presidente della Cna di Francofonte Salvatore Occhipini che, dunque, lancia un appello all’amministrazione regionale, in particolare all’assessorato alla Salute perché possa provvedere a colmare la lacuna.

Ospedale di Lentini “spogliato”

Oltre alla situazione denunciata dalla Cna, c’è un altro fatto, la chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Lentini per infoltire di personale la struttura Covid19 al Trigona di Noto che si avvarrà anche delle risorse di Chirurgia di Avola, il cui reparto è stato ridotto a 5 posti letto.

“In gioco le vite delle persone”

“Qui ci sono in gioco le vite delle persone – spiega il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – e non si può certo sperare che, fino  a quando non cesserà l’emergenza Covid19, non debba accadere nulla di grave. Va ricordato che l’ospedale di Avola serve una vastissima utenza che resterebbe fortemente penalizzata dalla riduzione di un servizio essenziale, in grado di decidere, in certi casi, della sopravvivenza o meno dei pazienti”