L’ospedale ‘Trigona’ di Noto non può oggi contare sui reparti di pediatria e di ostetricia-ginecologia e ciò crea disagi ad una intera comunità, oltre a rappresentare una grave lacuna per il territorio di riferimento’.

Cosi Saverio Romano, candidato alle elezioni europee, collegio Isole, nella lista di Forza Italia interviene su una polemica in corso da mesi. “Con la motivazione molto improbabile e oggi poco credibile, prosegue Romano – di una carenza di pediatri ne è stato motivato il trasferimento presso l’ospedale Umberto I di Siracusa, lasciando sprovvista una intera area dei rispettivi servizi sanitari”.

“Va ricordato che il presidio ospedaliero Trigona di Noto insieme a quello del ‘Di Maria’ di Avola rappresentano una sola realtà qual è l’Ospedale Riunito e che il processo di rifunzionalizzazione e potenziamento delle due strutture deve prevedere pari opportunità e garanzie per entrambe le comunità e tutta la Zona Sud della provincia di Siracusa”.

“L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, saprà sicuramente dimostrare ancora una volta sensibilità e competenza e risolvere questa delicata questione ma, soprattutto, sfruttare la costituzione di un tavolo tecnico, finalmente dallo stesso concesso dopo numerosi tentativi da parte del sindaco di Noto e del Comitato spontaneo dei cittadini, e fino a ieri andati a vuoto, per trovare idonee soluzioni”.

Proprio ieri si è tenuto un corteo  a Siracusa per chiedere la riapertura dei reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Trigona. Una chiusura prevista dal piano della rete ospedaliera che vede il trasferimento di quei reparti all’ospedale Di Maria di Avola. L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato insieme per la tutela della salute della zona sud. Presente anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. I manifestanti, circa centocinquanta, si sono recati nella sede dell’Azienda sanitaria di Siracusa ed hanno consegnato un documento per spiegare le loro ragioni

E sempre ieri, fa sapere l’assessore Razza “nell’ospedale Trigona di Noto ho incontrato i professionisti, alcuni ex operatori e un gruppo di cittadini con i quali ci siamo confrontati civilmente sulle questioni legate al presidio. Ho detto loro che sono pronto ad un confronto con il comitato e con il sindaco di Noto già il prossimo 8 maggio a margine della riunione della Commissione Salute dell’Ars”.

Oggi, invece, Razza risponde a Romano “Mi spiace dissentire dall’on. Romano, che evidentemente non è stato bene informato su Noto. Non è previsto alcun tavolo tecnico sull’Ospedale, -dice l’assessore – ma ho dato la piena disponibilità a incontrare una delegazione di cittadini, dopo aver parlato ieri con gli operatori del Trigona. Non mancherà mai da parte mia, come non è mancato nel passato, il confronto con tutti. Soprattutto se si ha a cuore il diritto alla salute e la sicurezza delle prestazioni. Entrambi temi così rilevanti da non potere subire il condizionamento della campagna elettorale”.

Nelle scorse settimane il nosocomio è stato al centro di numerose polemiche e iniziative di protesta. Dall’occupazione pacifica, dei reparti attualmente vuoti di Ginecologia e Pediatria si è passati allo sciopero della fame annunciato da alcune donne di Noto. Il 10 aprile scorso alcuni militanti di Casa Pound avevano anche occupato l’ospedale, barricandosi all’interno. Rosario Di Lorenzo, direttore sanitario dell’Ospedale di Avola-Noto, durante una manifestazione presso il presidio netino era anche stati vittima di un’aggressione.

 

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