E’ stato riaperto  l’ostello a Cassibile, a sud di Siracusa, per ospitare i braccianti agricoli stranieri che, come ogni anno, lavoreranno nelle aziende agricole della zona.

I posti letto

Già prenotati circa 65 dei 100 posti disponibili da parte di immigrati che saranno occupati nella raccolta stagionale .Una ospitalità ben diversa rispetto al precedente e precario accampamento preesistente nella stessa zona.

Il contributo

Ci sarà il contributo economico di 100 euro da parte di EBAT, in favore del lavoratore o dell’azienda, per la copertura degli oneri finanziari correlati alla sistemazione alloggiativa dei lavoratori stagionali (art. 3 del citato Protocollo d’intesa), in aggiunta ai 104 posti disponibili all’interno dell’ostello.

Cosa devono fare le aziende

C’è un regolamento per l’accesso all’Ostello. Le aziende e i lavoratori interessati dovranno accreditarsi sulla piattaforma realizzata dall’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale (EBAT) di Siracusa opzionando i posti fino ad esaurimento degli stessi. Piattaforma che è già in corso di alimentazione da parte delle aziende, che hanno già impegnato circa 60 posti, mentre i lavoratori saranno supportati dalle Organizzazioni sindacali e dalle associazioni del terzo settore aderenti al Polo Sociale Integrato, di cui il Comune di Siracusa è capofila (finanziato nell’ambito del progetto SU.PRE.ME. della Regione Siciliana).

I requisiti dei lavoratori

Requisiti: i lavoratori interessati dovranno essere in possesso del permesso di soggiorno e del contratto di lavoro e dovranno corrispondere un contributo pari a 25 euro settimanali a titolo di compartecipazione alle spese.

Il Comune di Siracusa

Il Comune di Siracusa si avvarrà di cooperative sociali, attraverso fondi comunali nelle more che pervengano le somme già stanziate dalla Regione Siciliana per tale finalità. I gestori provvederanno anche a riscuotere dai lavoratori il predetto contributo e a versarlo su un conto corrente del bilancio comunale.

Il prefetto

Per il Prefetto Scaduto si tratta “di una importante collaborazione scaturita negli anni scorsi fra istituzioni locali ed organizzazioni di categoria sia imprenditoriali che dei lavoratori agricoli. Un esempio concreto che è possibile creare condizioni di integrazione nel lavoro fra i campi”.

Per la Presidente Cia Marinella Schifitto si è trattato di “un momento commovente specie per un’imprenditrice agricola come me che, come tanti colleghi sono convinti che nei rapporti di lavoro , senza distinzione alcuna, sono importanti il rispetto della legalità, l’integrazione e l’equità sociale”.

Per il direttore Cia Sicilia Sud Est Sebastiano Enzo Aglieco “il caporalato ed altri fenomeni deleteri nel settore si combattono con iniziative moderne, di lungo periodo e sostenibili da un punto di vista sociale. Su questi temi la nostra organizzazione ha dimostrato senso di responsabilità, progettualità e collaborazione”.