Ha assunto l’incarico di dirigente dell’unità operativa Affari generali e del personale, legale e contenzioso, contabilità, bandi, gare e contratti, ufficiale rogante, sicurezza nei luoghi di lavoro, protezione civile del Parco Archeologico di Siracusa il 27 febbraio scorso.

La delibera della Regione e subito in ferie

Un ruolo di responsabilità per Michelangelo Trebastoni, conferitogli,  con, con tanto di delibera, dal dirigente del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Si è recato al lavoro fino alla settimana scorsa poi il direttore del Parco archeologico poi, come disposto dal direttore del Parco archeologico, Carmelo Bennardo, Trebastoni è andato subito in ferie.

Cosa accadrà

Un provvedimento, quest’ultimo, che sarebbe figlio del passato di Trebastoni, coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari. A quanto pare, non dovrebbe mettere piede negli uffici del Parco archeologico, sembra che, per lui, sia stata prevista un’altra collocazione

L’arresto nel 2022 per corruzione

. La notizia della sua nomina a dirigente del Parco archeologico è circolata nei giorni scorsi dopo un articolo sul periodo siracusano La Civetta ed ha subito destato scalpore, del resto Trebastoni, nel dicembre del 2022, nelle vesti di direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Siracusa, fu arrestato alla Guardia di finanza di Siracusa.

L’inchiesta

Nell’inchiesta sarebbero emersi episodi di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio da parte di dirigenti e funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro, i quali, secondo quanto emerso nelle indagini, in cambio di favori, avrebbero condizionato la pianificazione e l’esito delle attività ispettive in favore di diversi soggetti economici.

Dai riscontri della Finanza, risulterebbe che il dirigente avrebbe convocato più volte negli uffici dell’ispettorato un socio di una nota scuola di lingue estere al fine di ottenere un trattamento di favore e un’assistenza dedicata in vista dell’iscrizione del figlio a un corso di inglese. Non avendo ricevuto un feedback positivo da parte dell’imprenditore, avrebbe disposto nei giorni successivi l’avvio di un accertamento ispettivo.

Le monete

Prima di quell’inchiesta delle Fiamme gialle, Trebastoni, come si legge in un articolo de Il Fatto quotidiano che si è occupato della recente nomina di Trebastoni al Parco, finì in un’altra indagine della Finanza che nel maggio del 2018 gli trovò in casa diversi reperti storici, tra cui 19 coppe, lucerne unguentari, 9 pezzi di monili in metallo e 33 monete antiche. Lui si difese sostenendo che li aveva ereditati dalla famiglia, dai riscontri degli inquirenti parte di questi tesori proverrebbe dagli scavi ma lo stabiliranno i giudici, nel processo, quale è la verità.