“Ribadiamo il nostro no alla partecipazione al congresso e adesione al Pd, serve una vera costituente verso il partito della sinistra e del lavoro e nelle prossime settimane una Assemblea della sinistra e dei progressisti in Sicilia”. Lo affermano i vertici siciliani di Articolo Uno, comprendenti sia la segreteria regionale sia le provinciali, che contestano la scelta dei dirigenti nazionali, tra cui l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, di confluire nel Pd che si appresta ad indicare una nuova guida.
I firmatari del documento
Il documento è stato firmato da Gianni Battaglia (segretario Articolo Uno, Ragusa), Antonio Gandolfo (segretario Articolo Uno Trapani), Mariella Maggio (segretaria Articolo Uno Palermo), Paolino Mangano (segretario Articolo Uno Catania), Sergio Rossitto (segretario Articolo Uno Enna), Domenico Siracusano (segretario Articolo Uno Messina), Antonino Landro (segretario Articolo Uno Siracusa) e da Pippo Zappulla (segretario Articolo Uno Sicilia) il documento stilato.
Verso il partito del lavoro
“Al cambio di direzione assunto dal gruppo dirigente nazionale del partito, la nostra ferma contrarietà l’abbiamo espressa già nella fase congressuale del mese di Aprile 2022 (dove tatticamente fu occultata la scelta di confluenza nel Pd) e più volte ribadita nelle riunioni degli organismi e anche pubblicamente – dicono all’unanimità gli
esponenti di Articolo Uno”.
“Occorre recuperare con umiltà e spirito costruttivo il percorso originario ed in questo senso va l’iniziativa dell’Area Nazionale “Verso il partito del lavoro” già costituita il 3 dicembre a Roma (la seconda assemblea nazionale è convocata il 28 gennaio a Livorno) e in fase di organizzazione anche nelle regioni e nei territori” spiegano i vertici siciliani di Articolo Uno.
Area progressista in Sicilia
Articolo Uno ha programmato in Sicilia un’assemblea aperta con l’obiettivo di coagulare tutte le forze progressiste dell’isola. “Snche in Sicilia, occorre offrire spazi di incontro, di riflessione – dicono – e di ricerca alle tante e ai tanti che reputano insufficiente l’attuale proposta politica dell’intero campo progressista. In questa direzione crediamo importante svolgere, nelle prossime settimane, un’;assemblea aperta con il coinvolgimento non solo della nostra comunità, ma degli esponenti della sinistra laburista e ambientalista e di tutti i soggetti civici del campo progressista, per costruire forme stabilì di confronto e di raccordo, rispetto alle questioni centrali per il futuro dell’isola che rischia il baratro con il Governo Schifani”
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