“Il Partito Democratico non ha partecipato alle elezioni amministrative di Pachino con il proprio simbolo poiché è stato rifiutato dalla candidata Barbara Fronterré che, invece, ha preferito le liste di MPA e DC. Anche in fase di ballottaggio, inoltre, il Partito ha scelto di non schierarsi”. A sottolinearlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, in considerazione del risultato elettorale alle elezioni amministrative di Pachino.
Il Pd fuori da giochi a Pachino
“Da deputato del territorio – continua Spada – ho scelto di coinvolgere il commissario provinciale ed il livello regionale del Partito nelle scelte, sia alla vigilia dell’appuntamento elettorale sia in sede di ballottaggio. Il Partito non solo non ha partecipato, non presentando il simbolo, ma non si è neanche schierato direttamente al secondo turno. Con il senatore Antonio Nicita e con la direzione regionale del PD abbiamo portato avanti tutti i passaggi necessari, compiendo scelte in sintonia. È vero, come dice Nicita, che il Partito non sarà in maggioranza nell’amministrazione guidata dal neo sindaco Giuseppe Gambuzza, ma è altrettanto chiaro che non lo sarebbe stato nemmeno in caso di vittoria di Fronterrè, dato che è stata la stessa direzione regionale a decidere di non concedere il simbolo”.
La ricostruzione
Tra gli obiettivi posti dal parlamentare regionale Tiziano Spada vi è certamente quello di ricostruire il Partito Democratico in città, per restituirgli il ruolo centrale nel dibattito politico cittadino.
“Nessun iscritto al Partito subirà ripercussioni o conseguenze da quella che è stata una scelta libera in un contesto civico – continua Spada -. Emiliano Ricupero, eletto in consiglio comunale dopo l’apparentamento con la colazione di Gambuzza, resta un tesserato del PD e sarà indipendente rispetto all’attività amministrativa che verrà posta in essere a Pachino. Lavorerà, insieme con il suo gruppo, nell’interesse dei cittadini. Ho sentito il commissario provinciale Nicita e siamo d’accordo sull’analisi del risultato di Pachino dopo la direzione regionale del 4 luglio, abbiamo convenuto che a Pachino il Partito Democratico deve essere rinnovato e ricostruito anche alla luce del risultato elettorale delle europee. Tutti argomenti che verranno trattati nella riunione dopo il 4 luglio”.
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