“Roma interrompa il silenzio e dia risposte sul dossier per l’Area di crisi industriale complessa del petrolchimico di Siracusa, presentato dalla Regione Siciliana l’anno scorso”. Lo afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci, in merito all’istituzione dell’Area di crisi industriale della zona del Petrolchimico di Siracusa che consentirebbe alle aziende di usufruire di aiuti per l’abbattimento delle emissioni di Co2, considerato che non sono previsti contributi dal PNRR.
La crisi del Petrolchimico
Peraltro, il piano di transizione energetica, varato dall’UE ed adottato dai paesi membri, comporterà un cambio di strategia che volterà le spalle al fossile per il green. Il problema è che il Petrolchimico di Siracusa è il cuore pulsante dell’economia del Siracusano e siciliana, in grado di assorbire oltre 7500 lavoratori. Il presidente della Regione ha detto di voler chiedere un incontro al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “La situazione del polo produttivo, rispetto allo scorso autunno, si è infatti aggravata, viste le ripercussioni del conflitto in Ucraina sull’operatività di alcune imprese di grande rilievo all’interno dell’area industriale, come l’Isab (gruppo Lukoil)”.
L’incontro con le aziende ed i sindacati
La decisione di volersi rivolgere al Governo è maturata al termine dell’incontro al PalaRegione di Catania, a cui erano presenti l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, il direttore generale del dipartimento regionale Carmelo Frittitta, il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto, rappresentanti delle aziende, dei lavoratori e degli enti in cui ricade il comprensorio industriale.
“Governo distratto” dice Musumeci
“La Regione non si stanca di richiamare l’attenzione di un distratto governo centrale sulle emergenze del Polo siracusano ma ognuno – ha sottolineato il presidente Musumeci – faccia la sua parte per sollecitare il governo nazionale, a cominciare da sindacati e parlamentari siciliani di tutte le forze politiche. Certamente abbiamo il dovere di chiamare Roma alle proprie responsabilità”.
“Andremo da Giorgetti” afferma Turano
“Avevamo visto giusto nel richiedere il riconoscimento dell’area di crisi industriale – ha detto l’assessore Turano – ma adesso il quadro si è complicato. Andremo dal ministro Giorgetti per chiedere le risposte che attendiamo e fare presenti le richieste provenienti dalle aziende. Al Mise vogliamo fare comprendere quali effetti la situazione internazionale sta producendo sul comparto e che bisogna salvaguardare un sito produttivo che, sul fronte dell’energia, è sicuramente strategico sia oggi che in vista di una futura riconversione”.
Revisione del PNRR
Tra gli interventi da attuare nell’immediato, è stata evidenziata la necessità di prevedere una revisione del Pnrr, anche sulla tempistica, di modificare la norma sugli extraprofitti delle imprese energetiche, di una deroga temporanea all’utilizzo del gas sostituendolo con combustibili liquidi autoprodotti senza zolfo. Sostenuta anche l’opportunità di un intervento della commissione di vigilanza sulla sicurezza finanziaria che tranquillizzi gli istituti di credito sull’operatività delle imprese italiane con capitali russi, di un supporto alle aziende che subiscono di riflesso gli effetti delle sanzioni alla Russia. Infine, un’accelerazione da parte della Regione sui rigassificatori già autorizzati, ma non realizzati.
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