E’ finito sotto i riflettori della Corte dei Conti il piano di Riequilibrio finanziario del Comune di Avola, adottato negli anni scorsi dall’amministrazione allo scopo di risanare i conti per evitare il dissesto.
I riflettori su 10 anni di amministrazione
Nei mesi scorsi, è stata inviata al sindaco di Avola, Rossana Cannata, da parte del magistrato istruttore una relazione in cui emergono delle perplessità sulla tenuta dei conti del Municipio, in particolare a partire dal 2014 fino al 31 dicembre del 2023, periodo in cui in sella al Comune c’era l’attuale deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, rimasto sindaco fino alla primavera del 2022, salvo poi essere sostituito dalla sorella Rossana Cannata, vincitrice delle elezioni amministrative.
La relazione della Corte dei Conti
In premessa, il giudice istruttore rende merito all’attività dell’amministrazione comunale, fornendo dati sull’esposizione del Comune.
“Da un lato, alla luce della disamina – si legge nella relazione – sin qui svolta e dei dati riferiti dall’organo di revisione acquisiti in sede istruttore dall’ente, sembra rilevarsi in prima battuta che in continuità con quanto emerso nei precedenti monitoraggi, nel corso di tutto il periodo interessato dal piano di riequilibrio, l’ente ha mostrato capacità di rientro dall’esposizione debitoria inserita nel PRFP, quantificata complessivamente in euro 6.867.984,26, i debiti fuori bilancio pari a euro 2.420.112.85, riferibile per euro 1.700.007,17 a passività da sentenze esecutive e per euro 720,104,68 a debiti fuori bilancio, e il fondo rischi per euro 4.200,000,00, oltre ad euro 247,871,41 per passività potenziali, sono stati ripianati nei dieci anni di durata del piano, pur residuando la necessità di chiarimenti in ordine alle ricognizioni debitorie”.
Le criticità
Ci sono, però, le spine in questo report, al punto che il magistrato istruttore manifesta tutta la sua preoccupazione in merito all’ordine dei conti del Comune di Avola.
“L’analisi condotta in relazione al conto consuntivo del 2023 ha evidenziato significativi elementi di criticità, segnalati anche nel corso delle precedenti verifiche semestrali con riferimento ad alcuni aspetti della gestione finanziaria dell’Ente e dei risultati mostrati che destano sensibile preoccupazione” spiega in premessa il magistrato che poi entra nel dettaglio.
I Crediti di dubbia esigibilità e le anticipazioni
Tra le criticità ci sono “la non corretta determinazione del Fcde (Fondo crediti di dubbia esigibilità) con conseguente rischio di un disavanzo latente a fronte di un’imponente mole di residui attivi” ed ancora “le consistenti anticipazioni di tesoreria non interamente restituite a fine anno (oltre 4 milioni nel 2021, oltre 6,5 milioni nel 2022 e 9,3 milioni nel 2023) e fondi vincolati non ricostituiti con forti e crescenti tensioni di cassa ed un impatto dei costi per interessi passivi in modo in aumento esponenziale nell’ultimo triennio”.
“Dall’evasione riscossioni modeste”
Nella sua analisi, il magistrato svela un’altra perplessità. “Anche i risultati ottenuti con l’attività di contrasto all’evasione tributaria sono solo dichiaratamente notevoli, ma appaiono modesti in termini di riscossione, così come sono esigue. Le riscossioni sia in conto competenza che in conto residui delle entrate”
La risposta del Comune di Avola
Da parta sua, l’amministrazione, con il sindaco di Avola, ha inviato una risposta al magistrato contabile. “L’ente è agito nel rispetto del principio di prudenza escludendo dal calcolo FCDE soltanto i crediti per i quali si è registrata una ragionevole certezza di riscossione” si legge nella documentazione del primo cittadino.
“La prudenza contabile”
“La determinazione del FCDE di questo comune si è basata su un principio di prudenza contabile, escludendo solo quelle entrate per le quali non si prevede rischio di insolvenza, ovvero crediti con ragionevole grado di certezza, migliorando e dando evidenza, conseguentemente, della correttezza e fondatezza dei dati contabili” spiega nella sua relazione il sindaco, per cui “l’ente ha effettuato un’attenta analisi per ciascuna tipologia di entrate a rischio “dubbia e esigibilità” seguendo il principio di legge, atteso che la determinazione del FECD è l’elemento fondamentale che garantisce l’equilibrio di bilancio nelle diverse fasi di programmazione, gestione e rendicontazione, evidenziando inoltre la funzione del FCDE come elemento di garanzia e non come elemento di massimizzazione per prudenza eccessiva”.
La riscossione
In merito alla capacità di riscossione, il sindaco Rossana Cannata ritiene che “oltre all’affidamento dei tributi alla società esterna, il comune ha messo in atto miglioramenti organizzativi interni come appositamente relazionato dal responsabile comunale del settore tributi”. Inoltre, “le percentuali di incasso confermano un trend positivo che rafforza la coerenza tra FECD accantonato e Crediti effettivamente esigibili”.
Infine, il capo dell’amministrazione di Avola afferma che “questo ente non ha mai applicato avanzo di amministrazione disponibile e che detta scelta elimina ogni dubbio in ordine alla congruità del fondo in parola, coerente con le regole di finanza pubblica, evidenziando una gestione dell’ente prudente e corretta”






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